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Autista ucciso a sassate, anche Manuel Fortuna il terzo ultras arrestato chiede al pm di essere sentito

Vuole essere sentito per depositare la sua versione dei fatti sull’agguato al pullman del Pistoia basket in cui è morto l’autista Raffaele Marianella. Questa la richiesta di Manuel Fortuna dopo quelle arrivate dagli altri due ultras indagati Kevin Pellecchia e Alessandro Barberini.
A cura di Alessia Rabbai
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Manuel Fortuna, uno degli indagati per l’omicidio dell’autista Raffaele Marianella
Manuel Fortuna, uno degli indagati per l’omicidio dell’autista Raffaele Marianella

Manuel Fortuna, uno dei tre ultras della Sebastiani basket Rieti 2000 arrestati e in carcere per l'omicidio dell'autista del Pistoia basket Raffaele Marianella, ha chiesto di essere ascoltato sull'assalto al pullman. Fortuna, trentuno anni, è l'ultimo tra i tre indagati – oltre a lui Alessandro Barberini e Kevin Pellecchia – che ha chiesto di poter parlare con gli inquirenti, per fornire la sua versione dei fatti in merito a quanto accaduto la sera di domenica 19 ottobre lungo la superstrada Rieti-Terni.

Fortuna al momento è indagato per omicidio volontario aggravato, per essere coinvolto nel lancio di sassi, che ha sfondato il parabrezza e raggiunto il secondo autista dopo il match, durante il viaggio dei tifosi verso casa. Ora il pubblico ministero Lorenzo Francia dovrà fissare la data dei tre interrogatori.

Anche Manuel Fortuna vuole essere sentito sull'assalto al pullman del Pistoia basket

Anche Manuel Fortuna si farà interrogare dal pm Lorenzo Francia. L'avvocato difensore presenterà la richiesta alla Procura al termine delle indagini tecniche. Accertamenti che hanno come scopo la ricerca di eventuali tracce di DNA sul sasso trovato con una microspia, che ha colpito e ucciso Marianella. "Manuel Fortuna con una dichiarazione spontanea già durante l'udienza di convalida ha detto di avere intenzione di collaborare, per ricostruire la dinamica dell'accaduto e spiegare chi ha fatto cosa durante l'agguato" ha commentato l'avvocato Antonio Emili.

Il pm ascolterà anche gli altri due ultras Pellecchia e Barberini

Stesso discorso per gli altri due ultras Kevin Pellecchia e Alessandro Barberini. Pellecchia, vent'anni, ha manifestato l'intenzione di essere sentito dal pm. Durante una conversazione con Barberini e Fortuna si è autoaccusato di aver lanciato il sasso. Anche lui, fa sapere tramite il suo difensore di fiducia Andrea Vella, è a disposizione del pm per dichiarazioni in merito a quanto accaduto la sera dei drammatici fatti, che hanno portato alla morte di Marinella. Ieri per primo tra i tre ultras a chiedere di essere sentito è stato Alessandro Barberini.

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