Attentato a Sigfrido Ranucci: artificieri hanno controllato auto rubata vicino casa del giornalista

Un'auto rubata è stata ritrovata davanti all'abitazione di Sigfrido Ranucci, il giornalista Rai e conduttore di Report, vittima di un attentato nella notte scorsa. Sul posto sono intervenuti gli artificieri dei carabinieri, che sono al lavoro. Dai controlli nel corso del pomeriggio è emerso che non c'era alcuna criticità. Si tratta di una macchina rubata, una Fiat 500X, rispetto alla quale i proprietari hanno denunciato il furto a Ostia alla fine dello scorso luglio. L'auto in questione si trovava parcheggiata nella via accanto all'abitazione di Ranucci a Pomezia, dove stanotte sono esplosi degli ordigni. Il procuratore capo di Roma, Francesco Lo Voi ha definito l'attentato "un atto gravissimo, su cui indagheremo a fondo insieme alle forze dell'ordine, spero si tratti di un episodio isolato che non ci faccia tornare ai tempi bui dell'attacco ai rappresentanti della stampa". Sul posto hanno lavorato i militari di Frascati e Nucleo Radiomobile di Pomezia.
"Ad innescare l'esplosione sarebbe stata una miccia accesa da qualcuno, che indossava un cappuccio e che poi è stato visto scappare via – ha detto il giornalista e inviato di Report Giorgio Mottola intervistato alla trasmissione Radiofonica ‘Un Giorno da Pecora' su Rai Radio1. "Ho saputo dell'attentato direttamente da Ranucci, mi ha avvertito per rassicurarmi. Sua figlia aveva parcheggiato la macchina mezz'ora prima dell'esplosione e lui era tornato a casa da dieci minuti. La cosa più inquietante è non tornava a casa da una decina di giorni: è probabile che qualcuno lo abbia monitorato e lo stesse aspettando". Ranucci è spaventato profondamente per la sua famiglia, continua il collega: "È anche preoccupato, come lo siamo anche noi, perché non capiamo chi ne sia l'autore né se sia un avvertimento per qualcos'altro che accadrà".
Sono tanti i messaggi di vicinanza, stima e solidarietà arrivati a Ranucci in queste ore da parte di ogni schieramento politico dei comitati di redazione delle testate giornalistiche e delle istituzioni. Il presidente della Regione Lazio Francesco Rocca ha espresso la sua vicinanza al giornalista e alla famiglia, definendo l'attentato alla sua macchina "un atto di estrema gravità, un attacco diretto alla libertà di stampa e ai valori democratici". Anche il sindaco di Roma Roberto Gualtieri ha espresso "piena solidarietà e vicinanza, insieme a quella di tutta la città per l'inaudito atto intimidatorio". Oggi pomeriggio i sindacati Fnsi, Usigrai e Stampa Romana, hanno manifestato con un presidio davanti alla sede Rai di via Teulada per esprimere vicinanza a Ranucci. Il comitato cittadino di Campo Ascolano chiede da anni al Comune che vengano posizionate delle telecamere davanti casa di Ranucci, "non siamo stati ascoltati" ha detto il presidente del comitato Paolo Fiorentini, che ha annunciato una manifestazione domattina alle 11 davanti all'abitazione del giornalista.