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Arrestato per spaccio Stefano Schiavulli, tra i leader di Forza Nuova: cocaina e e denaro in auto

Stefano Schiavulli, leader di Forza Nuova, è stato arrestato per spaccio: in auto cocaina in sei bustine e molti contanti. Per lui disposto l’obbligo di dimora.
A cura di Francesco Esposito
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Immagine di repertorio
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Non per disordini di piazza durante manifestazioni dell'estrema destra, ma per sospetta attività di spaccio è stato arrestato Stefano Schiavulli, uno dei nomi di punta del movimento-partito neofascista Forza Nuova. Ieri giovedì 27 novembre il tribunale di Roma ha convalidato l'arresto. La tesi della procura è che le sei confezioni di cocaina trovate nella sua macchina non fossero solo per uso personale. Trovata anche una mazzetta di soldi in contanti. Come misura cautelare, il giudice monocratico ha imposto a Schiavulli l'obbligo di dimora, accogliendo le richieste della pubblico ministero Marianna Rinaldi.

L'arresto di Simone Schiavulli, leader di Forza Nuova

Le forze dell'ordine hanno fermato il militante di estrema destra nella notte tra mercoledì 26 e giovedì 27 novembre. Dopo averlo notato in auto mentre parlava al telefono, è scattata la perquisizione personale e del veicolo. Proprio nell'automobile gli agenti hanno trovato della polvere bianca confezionata in sei bustine trasparenti. Come scrive Repubblica, dalle analisi è risultata essere cocaina pura all'86%. Più di nove grammi divisibili in 52 dosi medie. Oltre alla sostanza stupefacente, sono stati sequestrati anche molti contanti.

Elementi che hanno facilmente portato gli investigatori e la procura a delineare un quadro "congruo a quello dello spaccio", come scritto nell'ordinanza di convalida. Nonostante la divisione in più confezioni, Schiavulli ha sostenuto che avesse la droga solo per uso personale. Il denaro trova, però, secondo l'accusa sarebbe "incompatibile con lo stato di disoccupazione e invece indice di cessioni già avvenute in precedenza".

Striscione contro Papa Francesco dei militanti di Forza Nuova
Striscione contro Papa Francesco dei militanti di Forza Nuova

Dalle minacce a Pacifici ai funerali con bandiere naziste

Fra i leader di Forza Nuova, movimento politico neofascista nato nel 1997, Schiavulli ha anche una lunga storia giudiziaria. Nel 2014, quando faceva parte del gruppo Militia, ha minacciato anche in aula di tribunale l'allora presidente della Comunità ebraica di Roma Riccardo Pacifici. Reato per cui è stato condannato in via definitiva nel 2022. Nel 2019, invece, è andato a processo con altri per uno striscione contro Papa Francesco che recitava: "Bergoglio come Badoglio. Stop immigrazione".

Nel settembre 2021 fu fermato a seguito dell'assalto alla sede della Cgil nel corso di una manifestazione no-green pass, mentre nel 2022 avrebbe partecipato al funerale di una militante di Forza Nuova in cui sulla bara venne posata una bandiera nazista. Per quest'ultima vicenda è stato rinviato a giudizio nel gennaio 2025.

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