Arrestati fidanzati anarchici a Torpigna: fabbricavano bombe artigianali in casa

Gianluca ed Evelin, 37 e 40 anni, sono stati arrestati dai carabinieri del ros e dai poliziotti della digos mentre si trovavano nel loro appartamento a Torpignattara, Roma. I reati di cui sono accusati, detenzione di materiale esplodente e tentata fabbricazione di ordigni esplosivi improvvisati, sarebbero stati commessi a Genova. L'indagine, infatti, è partita a giugno dello scorso anno, dopo che sulle colline del capoluogo ligure sono stati ritrovati bombe artigianali, una grande quantità di polvere da sparo e anche del materiale elettrico per fabbricare altri congegni. Secondo gli investigatori quella zona era utilizzata come deposito. Lo stesso materiale, tra l'altro, sarebbe stato utilizzato per danneggiare due tralicci nella zona del santuario della Madonna della Guardia e poi rivendicato da un gruppo anarchico. Fino a pochi mesi fai due romani arrestati sarebbero stati attivi nel circuito anarchico genovese e vicini alle posizioni della federazione anarchica informale.
Il ritrovamento del deposito di esplosivo, nascosto nei boschi, è stato effettuato grazie all'aiuto di un senzatetto. Quest'ultimo cercava un giaciglio per la notte e si è imbattuto nel nascondiglio. Il 18 giugno ha raccontato ai carabinieri di Genova di aver visto un uomo uscire dalle sterpaglie e così si è insospettito: sperava di trovare della droga nascosta da poter poi rivendere. In realtà, sotto un telo verde, c'erano alcuni sacchi della spazzatura, che a loro volta contenevano alcuni contenitori: all'interno tre chili di polvere da sparo, circa cento petardi, quasi 700 miccette, una piccola bomba pronta all'uso, diversi timer da cucina, meccanismi di orologi a muro, candele e nastro adesivo. In pratica, secondo gli artificieri, "c'erano tutte le parti necessarie alla fabbricazione di più ordigni esplosivi improvvisati". Il gip ha però escluso l'aggravante del terrorismo per i due trentenni: "Non è sufficiente l'intenzione di arrecare un grave danno al Paese ma è necessario che la sua condotta crei la possibilità concreta che esso si verifichi nei termini di un reale impatto intimidatorio"