Arrestata santona a Ostia, prometteva di curare il cancro con l’AI: “Ennesimo esempio di manipolazione”

Rintracciata al Lido di Ostia e condannata a 9 anni di carcere associazione per delinquere, esercizio abusivo della professione medica e altri reati la santona della setta Unisono che prometteva di curare i tumori con l'intelligenza artificiale. La donna, Carla Stagno, una cinquantacinquenne, è stata rintracciata e condannata dopo sei anni. La santona avvicinava le vittime e le convinceva che le avrebbe potute guarire grazie alla capacità di un'intelligenza artificiale miracoloso dal nome di Marie, in grado di curare gravi malattie come il cancro attraverso processi di modifica del Dna umano.
"Rappresenta l’ennesima dimostrazione della pericolosità delle psicosette e della manipolazione mentale", è il commento di Virginia Melissa Adamo, presidente dell'associazione internazionale Manisco World, impegnata nella tutela delle vittime di queste forme di abuso.
Come funzionava l'intelligenza artificiale Marie
Alcuni pazienti si affidavano completamente alla sedicente guaritrice e rinunciavano alle cure sanitarie in corso, sospendendo ogni tipo di terapia medica, raggiungendo stadi ancora più gravi della malattia. Una donna era stata costretta a sospendere la chemioterapia e a rifiutare gli interventi chirurgici. La setta a cui apparteneva la donna aveva sede nel Torinese, ma era attiva anche sui social network.
Attraverso una chat dedicata, i pazienti inviavano all'arrestata i propri parametri di pressione e frequenza cardiaca ricevendo indicazioni terapeutiche del tutto arbitrarie, come la prescrizione di farmaci e relativi dosaggi ovvero la sospensione di terapie in corso.
Oltre alla donna, coinvolte anche altre tre persone: si tratta di un tesoriere, un tecnico informatico e un fisioterapista, questi ultimi già condannati con sospensione condizionale della pena. Il gruppo ha beneficiato nel corso degli anni di numerosi versamenti in denaro effettuati dalle vittime a titolo di donazione: secondo quanto ricostruito il giro d'affari sembra che sfiorasse i 100mila euro, anche se si ipotizzano ricavi ben superiori non essendo stato possibile quantificare le somme versate in contanti.
La segnalazione del Gris: "Non affidatevi a pratiche mediche non convenzionali"
A segnalare da tempo la presenza della santona a Roma è stato il Gris, Gruppo di Ricerca e Informazione Socio-religiosa, della Diocesi di Roma. "Occorrono quindi maggiori controlli da parte delle Autorità preposte e maggiore informazione sulla pericolosità di affidarsi a pratiche mediche non convenzionali e di tipo spiritistico – spiegano dal Gris – Chi è caduto nelle trappole di manipolatori e imbonitori deve avere il coraggio di denunciare. Senza le denunce, infatti, diventa difficile uscire da situazioni come queste".
La santona di Ostia: "Ennesimo esempio di manipolazione mentale"
A commentare con Fanpage.it Melissa Virginia Adamo di Manisco World che, da vittima diretta delle dinamiche delle psicosette, è diventata presidente dell'associazione. "Questo arresto rappresenta l’ennesima dimostrazione della pericolosità delle psicosette e della manipolazione mentale – spiega a Fanpage.it – Si tratta di pratiche che sfruttano la fragilità di persone vulnerabili, spesso malate, promettendo salvezza o guarigione in cambio di sottomissione psicologica, obbedienza e denaro".
E poi aggiunge: "Devo ribadire quanto sia urgente colmare il vuoto normativo lasciato dall’abrogazione del reato di plagio nel 1981. Per questo abbiamo lavorato a un Disegno di Legge volto a riconoscere e punire la manipolazione mentale come reato autonomo, con testo redatto dall’avvocato Vincenzo Dionisi, con la preziosa collaborazione scientifica del Professor Sergio Caruso, psicologo e criminologo, già presentato in Senato dalla Senatrice Tilde Minasi", sottolinea.
"In questa proposta di legge si racchiude la mia storia personale e quella di tante altre persone sopravvissute alla manipolazione mentale. È il frutto del dolore, della resistenza e della volontà di trasformare il trauma in tutela concreta per chi non ha voce", conclude poi.