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Approvata una legge per sostenere le botteghe storiche del Lazio: stanziati 2,4 milioni di euro

Marta Bonafoni: “Si avvia una nuova stagione per gli esercizi commerciali e artigianali della Capitale e dei moltissimi borghi di cui è ricco il nostro territorio”.
A cura di Natascia Grbic
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Il consiglio regionale del Lazio ha approvato oggi la proposta di legge 267 "Disciplina per la salvaguardia e la valorizzazione delle botteghe e attività storiche", anche semplicemente detta ‘legge sulle botteghe storiche'. La nuova normativa prevede che i Comuni del Lazio, entro sei mesi, facciano il censimento di queste attività, alle quali saranno riconosciuti l'attestazione di una bottega storica, la qualifica e un logo. Tra queste attività rientrano anche i mercati e le fiere considerate storiche. Non solo: la Regione Lazio ha previsto lo stanziamento di 2,4 milioni di euro per il 2022-2023. Il consiglio regionale ha anche approvato la creazione di un polo didattico per le antiche professionalità, e la realizzazione di un portale dedicato alle botteghe storiche, in modo che le persone possano andare a visionarlo e avere certezza sulla certificazione del made in Italy. Saranno privilegiate le attività che commerciano prodotti italiani, mentre per quanto riguarda lo stato dei locali saranno messe in atto azioni al fine di preservare la conservazione degli edifici storici.

"Con l’approvazione della proposta di legge per la salvaguardia e la valorizzazione delle botteghe storiche la Regione Lazio avvia una nuova stagione per gli esercizi commerciali e artigianali della Capitale e dei moltissimi borghi di cui è ricco il nostro territorio – ha dichiarato la capogruppo della Lista Civica Zingaretti al Consiglio regionale del Lazio Marta Bonafoni – Accanto al principale obiettivo di non far spegnere le luci di alcune delle attività tradizionali – specialmente a Roma – si affianca l’ambizione di fare degli antichi mestieri il perno di un nuovo sviluppo delle imprese artigiane basato su innovazione, digitale ed economia circolare, con uno sguardo attento al loro ruolo come punto di riferimento delle comunità e nei servizi di prossimità. Fondamentale sarà, in questo senso, il contributo dei Comuni, incaricati dalla norma di redigere dei piani da trasmettere alla Regione, che provvederà al censimento e all’istituzione di un apposito elenco regionale per l’attribuzione della qualifica di bottega storica. La legge prevede anche la possibilità di erogare contributi finanziari regionali a sostegno di proprietari e gestori, che tra mille difficoltà sono riusciti a resistere alla pesantissima crisi del settore innescata dalla pandemia da Covid-19. Proprio a loro il Consiglio regionale vuole lanciare con questa legge un messaggio di riconoscimento come prezioso patrimonio sociale e culturale da tutelare e trasmettere alle nuove generazioni e come veicolo del futuro che immaginiamo per le nostre città e i nostri borghi".

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