Anzio revoca la cittadinanza onoraria a Benito Mussolini

Benito Mussolini non è più cittadino onorario di Anzio, litorale di Roma. Il Consiglio comunale del porto a Sud della Capitale ha approvato con 16 voti favorevoli e 5 contrari la revoca alla cittadinanza al Duce, conferita dal commissario prefettizio il 14 maggio 1924.
La proposta è stata avanzata dai gruppi consiliari del Partito democratico, #unaltracittà, Movimento 5 Stelle e Apa. Per il sindaco Aurelio Lo Fazio si tratta di "un atto dovuto nella città della pace e medaglia d'oro al merito civile per le sofferenze patite dalla popolazione durante la Seconda guerra mondiale, nella quale ci trascinò il regime. I nomi dei concittadini vittime di quel regime e delle barbarie naziste sono impressi nella nostra memoria, oggi gli rendiamo un ulteriore omaggio. Siamo a 80 anni dalla liberazione del nazifascismo, il conferimento di quella cittadinanza fu un'imposizione, mentre oggi abbiamo votato democraticamente. Basterebbe solo questa differenza a far capire cos'è stato il regime e quali, invece, le conquiste avvenute grazie alla liberazione".
Il primo cittadino aggiunge che il ritorno alla democrazia "fu reso possibile anche grazie allo sbarco alleato avvenuto sulle nostre coste e che portò pochi mesi dopo alla liberazione di Roma, ridotta alla fame e messa a ferro e fuoco dalle truppe naziste e dalle squadracce del fascismo. Sarà mia cura invitare Edith Bruck, che aveva rifiutato l'invito a venire ad Anzio, per dirle che è stata revocata la cittadinanza e che quindi rinnoviamo l'invito, perché qui è ben accetta. Penso anche in questo momento alla nostra concittadina Adele di Consiglio che ha avuto la famiglia sterminata dal nazifascismo e alla quale intendiamo dare un riconsciemento".
"La revoca della cittadinanza onoraria a Benito Mussolini è un atto doveroso per una città, quella di Anzio, medaglia d'oro per le sofferenze subite durante la seconda guerra mondiale. Voglio congratularmi con il Sindaco Aurelio Lo Fazio e con i consiglieri comunali che hanno scelto di scrivere una pagina nuova. È un gesto che unisce tutta la città nel segno della nostra Costituzione e su quei valori di libertà e democrazia che abbiamo conquistato con la Liberazione e la caduta del fascismo", ha commentato la deputata dem Michela Di Biase.