Andrea Gioacchini ucciso a colpi di pistola davanti l’asilo delle figlie: condannati mandanti e killer

Sono stati condannati con pene che vanno dai venti ai trent'anni di carcere i mandanti e l'esecutore materiale dell'omicidio di Andrea Gioacchini, il 34enne freddato con quattro colpi di pistola davanti l'asilo delle figlie a Roma. Il giudice per l'udienza preliminare ha inflitto una pena di trent'anni di reclusione a Ugo Di Giovanni ed Emiliano Sollazzo, mentre Fabrizio Olivani è stato condannato a vent'anni. I primi due sono ritenuti i mandanti dell'omicidio avvenuto alla Magliana, mentre il terzo è stato identificato come l'uomo che il 10 gennaio 2019 ha premuto il grilletto a bordo dello scooter, davanti a una folla terrorizzata di genitori e bambini. Le accuse nei loro confronti sono omicidio volontario con le aggravanti della premeditazione e del metodo mafioso.
I tre erano stati arrestati al termine delle indagini portate avanti da polizia e carabinieri, circa venti giorni dopo l'omicidio. In particolare Ugo Di Giovanni era conosciuto per i suoi legami con il clan senese, per gestire il traffico di stupefacenti e i prestiti a strozzo nella capitale. L'omicidio di Gioacchini, infatti, è nato proprio all'ombra della faida tra camorra e malavita romana, tra guerre per lo spaccio e l'usura. La vittima, 34enne con un lungo curriculum criminale e noto per aver partecipato al sequestro di Antonello Ieffi, imprenditore ex fidanzato di Manuela Arcuri, era uscita dal carcere da pochi giorni. Gioacchini è stato freddato in strada, un'esecuzione in piena regola che ha immediatamente indirizzato gli investigatori sulla pista della guerra interno alla criminalità organizzata. Inizialmente portato all'ospedale San Camillo, è morto poco dopo: fatale un colpo di pistola alla testa, che non gli ha lasciato scampo.