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Anche i cinghiali entrano nella campagna elettorale, Raggi in Procura: “La colpa è di Zingaretti”

Anche i cinghiali entrano in campagna elettorale. La presenza massiccia e invasiva degli animali in città per la sindaca Virginia Raggi è colpa dell’inadempienza della Regione Lazio. La sindaca scarica la responsabilità su Zingaretti e sul PD con un esposto presentato in Procura: “Sono le Regioni a dover provvedere al controllo delle specie di fauna selvatica anche nelle zone vietate alla cacci”.
A cura di Valerio Renzi
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I cinghiali che frugano tra i rifiuti e passeggiano per strada, rappresentano ormai una presenza quotidiana in molti quartieri della capitale, in particolare della periferia Nord, diventando oggetto non solo di video virali che circolano sui social, ma anche della polemica politica. Il cinghiale che ravana nell'immondizia in cerca di cibo è stato di fatto assurto a simbolo della decadenza della capitale. Ma di chi è la colpa delle bande di cinghiali che invadono le strade? Per la sindaca di Roma Virginia Raggi la responsabilità, ovviamente, non è del Campidoglio. La prima cittadina a caccia del secondo mandato si è recata oggi negli uffici della Procura di Roma, presentando un esposto contro la Regione Lazio. L'amministrazione di Nicola Zingaretti sarebbe responsabile della "la presenza massiccia e incontrollata dei cinghiali" nel territorio della capitale, in "conseguenza della mancata previsione e/o attuazione da parte della Regione Lazio di efficaci piani di gestione".

Nel documento presentato all'attenzione della magistratura, Raggi sottolinea come "secondo l’articolo 19 della legge nazionale 157/92 sono le Regioni a dover provvedere al controllo delle specie di fauna selvatica anche nelle zone vietate alla caccia". In particolare la Regione Lazio "risulterebbe inadempiente al Protocollo d’Intesa sottoscritto con la Città Metropolitana di Roma Capitale e Roma Capitale, che prevede che sia appunto la Regione a dover predisporre piani di gestione nelle aree ricadenti nel territorio di Roma Capitale e a dover individuare strutture regionali in grado di ricevere gli animali vivi, catturati nell’ambito delle attività di controllo numerico".

La diatriba su chi si deve occupare dei cinghiali è solo l'ultimo capitolo dello scontro tra la Pisana e il Campidoglio, e tra Raggi e Zingaretti. Era stato proprio il governatore alcune settimane fa, durante il taglio del nastro di un'area giochi in un complesso Ater a San Basilio, a rimproverare Raggi e l'amministrazione pentastellata in tema, sottolineando il rapporto tra la presenza degli animali e l'immondizia in strada. : "Il comune di Roma  non fa il proprio dovere. L’Ama è una società praticamente fallita che ha cambiato otto amministratori in cinque anni e il comune ha cambiato quattro assessori in cinque anni, è una vergogna perché non c'è programmazione e non riescono a raccogliere l’immondizia per le strade e ci sono sorci e cinghiali, perché non riescono a pulire la città. Una vergogna che deve finire".

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