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Accusato di avere molestato sul bus due 13enni, agli arresti domiciliari in casa con la moglie

Il trentottenne incensurato avrebbe molestato le due ragazzine su un bus in servizio alla periferia Nord di Roma tra Prima Porta e Labaro. Individuato dopo un mese di indagini dai carabinieri, è stato posto agli arresti domiciliari nell’abitazione dove vive con la moglie. Determinante la testimonianza delle giovanissime vittime.
A cura di Redazione Roma
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Un uomo di 38 anni accusato di molestie sessuali su minore, è stato posto agli arresti domiciliari a Roma. Secondo quanto emerso nel corso delle indagini avrebbe molestato due ragazzine minorenni di 12 e 13 anni, mentre viaggiavano a bordo di un autobus della linea 037, in servizio tra Labaro e Prima Porta alla periferia Nord di Roma. I fatti risalgono alla mattina dello scorso 16 settembre, secondo quanto riportato dal Corriere della Sera. Subito dopo essere riuscite a sfuggire all'uomo, riuscito a scappare prima che altri passeggeri riuscissero a intervenire, le due giovanissime avevano informato i genitori di quanto avevano vissuto e con loro si erano recate dai carabinieri per sporgere denuncia.

E proprio le testimonianze delle due vittime sono state determinanti per individuare e riconoscere l'uomo, incensurato e persona non nota alle forze dell'ordine. Il 38enne è stato riconosciuto da alcune immagini analizzate dai carabinieri anche da alcuni dei passeggeri. L'uomo da quanto si apprende abita con la moglie nella zona dove aveva preso il bus su cui viaggiavano le due minorenni, e in casa con la donna si trova ora agli arresti domiciliari. Sarebbe la prima volta che compie molestie sessuali in pubblico e non ha fornito nessuna giustificazione al suo comportamento.

La cronaca cittadina ci racconta purtroppo oggi di altri due gravi episodi di violenza contro le donne. Due ragazzi di vent'anni sono stati arrestati con l'accusa di violenza sessuale di gruppo, tentata estorsione e detenzione di materiale pedopornografico: dopo aver abusato di una ragazza di poco più giovane l'avrebbero ricattata chiedendo soldi per non diffondere le immagini. In un altro caso a denunciare uno stupro e una donna che ha accusato l'ex compagno di averla costretta a un rapporto sessuale sotto la minaccia di una pistola.

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