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Accompagna il marito a una visita medica e si sente male in sala: parto d’urgenza all’ottavo mese

Il parto d’urgenza è stato eseguito al Tiberia Hospital, clinica convenzionata di Roma, nel quartiere Montesacro, in cui non si fanno generalmente parti e nascite.
A cura di Natascia Grbic
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Un parto che non era in programma è avvenuto improvvisamente al Tiberia Hospital, ospedale di Roma accreditato con il servizio sanitario nazionale, in cui non si verificano – normalmente – parti e nascite. A far sì che la piccola venisse alla luce nella struttura di Montesacro, una circostanza molto pericolosa per la madre e per la nascitura: un improvviso distacco di placenta alla 34esima settimana, con conseguente emorragia e perdita di sangue. I medici sono intervenuti immediatamente con un taglio cesareo: tutto è andato bene, e dopo l'operazione d'urgenza madre e figlia sono state trasferite al Policlinico Umberto I per gli ulteriori accertamenti del caso.

La donna aveva accompagnato il marito al Tiberia Hospital per una visita cardiologica. Mentre stavano aspettando in sala d'attesa si è sentita male, con una forte emorragia. Il personale medico ha allertato subito gli operatori del 118, mentre il medico chirurgo ginecologo di turno, il dottor Massimiliano Marziali, ha fatto immediatamente un'ecografia alla donna. Il battito della bimba era stabile, ma ha subito visto un distacco della placenta, una condizione molto seria che potrebbe portare alla perdita del feto. Si è così deciso di intervenire con un cesareo d'urgenza in sala operatoria, nonostante l'ospedale non praticasse quel genere d'interventi. Tutto è riuscito perfettamente: la donna e la bambina stanno bene e subito dopo sono state trasferite al Policlinico Umberto I.

"Sono stati momenti concitati e di grande ansia: quando mia moglie ha iniziato a perdere sangue e il dott. Marziali ha visto tramite l’ecografia che c’era stato un distacco totale della placenta mi sono trovato catapultato in un vortice di paura, preoccupazione e ansia: la situazione era critica e non c’era tempo per un trasferimento", ha raccontato Fabio, il papà della bambina. "In un attimo ho visto tutto il personale attivarsi per allestire le condizioni migliori affinché mia moglie potesse avere le cure di cui aveva bisogno. È stata portata in sala operatoria e io naturalmente sono rimasto all’esterno ad aspettare. Ma dopo poco è uscita un’infermiera e mi ha mostrato le foto della bimba nata e in ottime condizioni, e la paura si è trasformata in emozione e grande gioia".

"Ciò che questo dream team è riuscito a fare in così poco tempo è stato tanto commovente e anche tanto soddisfacente. Tutti abbiamo pensato solo al bene di mamma e bimba: sinergia, collaborazione e professionalità hanno fatto il resto", ha dichiarato Valeria Giannotta, AD di Tiberia Hospital. "È dal 2017 che mettiamo le basi di un ospedale pronto ad ogni tipo di evenienza ed urgenza, da anni lavoriamo sull’alta specializzazione, altissima tecnologia, professionalità ed efficienza e ci avvaliamo di grandi professionisti disposti a portare avanti un progetto di qualità delle cure, anche in emergenza urgenza, fino ad arrivare all’idea di creare un pronto soccorso".

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