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A Roma una mozione del PD per superare l’articolo 5 che nega la residenza agli occupanti

La mozione sarà depositata in settimana a prima firma del consigliere Trombetti, e prevede la deroga all’articolo 5 della legge Renzi-Lupi sulla casa, che nega la residenza a occupanti e inquilini senza titolo.
A cura di Valerio Renzi
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Presidio dei sindacati per blocco sfratti e sgomberi
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L‘articolo 5 della legge Renzi-Lupi nega la residenza a tutti coloro che vivono in un'occupazione o abitano in una casa senza averne il titolo. Un provvedimento che in questi anni ha avuto effetti durissimi verso fasce della popolazione a forte rischio marginalizzazione e più povere. Il diniego della residenza infatti porta con sé l'impossibilità di allacciare le utenze, di poter iscriversi a un medico di base e di iscrivere i figli a scuola, solo per fare alcuni esempi. Ha costretto moltissime famiglie a peripli burocratici per ottenere una residenza fittizia, o le ha viste costrette a prendere residenza magari in luoghi lontani da dove si abita davvero con tutte le connesse difficoltà.

Ma l'articolo 5 prevede la possibilità per i sindaci di derogare al diniego della residenza. Ora Roma potrebbe seguire la via di Palermo, che ha scelto di derogare per tutti coloro hanno i requisiti per accedere a una casa popolare, con una deroga praticamente generalizzata alla legge. È previsto per questa settimana il depositi di una mozione in questo senso da parte del consigliere del Partito Democratico Yuri Trombetti, che è anche il presidente della commissione che si occupa di Politiche Abitative. "È una disposizione di legge che dopo anni di applicazione possiamo dire che aggrava le situazioni di disagio sociale, in particolare per le famiglie con minori a carico o dove sono presenti portatori d'handicap o cittadini con gravi problemi di salute", spiega a Fanpage.it Trombetti, che aveva annunciato in un'assemblea del sindacato Asia Usb a Tor Bella Monaca l'intenzione di presentare la delibera. "La deroga all'articolo 5 serve a tutelare diritti essenziali dei cittadini – aggiunge – Questo non vuol dire una sanatoria generalizzata per chi occupa un'abitazione o uno stabile, sono due questioni che non vanno confuse".

La richiesta di cominciare il superamento dell'articolo 5 a cominciare dagli enti locali arriva da anni da parte dei sindacati degli inquilini, ma anche dalle associazioni che si occupano di tutela dei diritti umani e di povertà. L'associazione Nonna Roma in particolare ha presentato alle forze politiche la proposta di quattro delibere che riguardano i diritti di chi vive in strada o si trova in emergenza abitativa, una delle quali riguarda proprio la deroga della legge laddove prevede il divieto della residenza.

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