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A Roma un nuovo regolamento sugli affitti brevi: cosa può cambiare per gli host di Airbnb

Affitti brevi, novità in vista a Roma. Gli assessori al Turismo, Alessandro Onorato, al Patrimonio, Tobia Zevi, e all’Urbanistica, Maurizio Veloccia, hanno firmato una memoria di giunta che elenca le linee guida per la definizione di “una proposta di regolamento per la disciplina dell’attività di locazione di immobili a uso residenziale per fini turistici”.
A cura di Enrico Tata
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Roma Capitale avrà presto un nuovo regolamento per gli affitti brevi destinati ai turisti. Gli assessori al Turismo, Alessandro Onorato, al Patrimonio, Tobia Zevi, e all'Urbanistica, Maurizio Veloccia, hanno firmato una memoria di giunta che elenca le linee guida per la definizione di "una proposta di regolamento per la disciplina dell'attività di locazione di immobili a uso residenziale per fini turistici". Una novità normativa che, quando sarà approvata, modificherà le regole per gli ‘host' delle principali piattaforme online, da Booking.com ad Airbnb. L'obiettivo, probabilmente, sarà quello di limitare le nuove aperture nel centro storico di Roma.

Gli assessori ricordano che più volte sono stati votati atti "volti a introdurre uno specifico regolamento che condizioni e limiti il cambio di destinazione d'uso verso abitazioni ad uso ricettivo attraverso una disciplina differenziata per ambiti e tessuti urbanistici, per favorirne gli usi effettivamente abitativi, mantenere la riconoscibilità della struttura insediativa sia del Centro storico che delle altre zone della città, favorire soluzioni per il rilancio delle politiche pubbliche in materia di turismo e diritto alla casa, promuovere una visione integrata e sostenibile dello sviluppo urbano".

L'obiettivo dell'Amministrazione, viene ribadito nel documento, "è quello salvaguardare l’identità storica e sociale di alcune aree urbane e, pertanto, intende redigere apposito Regolamento al fine di gestire il crescente fenomeno delle locazioni turistiche che ha comportato la conversione di una quota sostanziale dello stock immobiliare, normalmente destinato alla popolazione residente, in alloggi destinati all’affitto a breve termine, con conseguenti effetti negativi sui caratteri socioeconomici, culturali e ambientali di particolari zone della città, nonché sulla disponibilità e sul costo degli immobili destinati agli abitanti".

Nei prossimi mesi, quindi, sarà definita una proposta di regolamento per la disciplina dell'attività di locazione per fini turistici che poi sarà sottoposta al voto dell'Assemblea Capitolina. Il lavoro riguarderà "diversi aspetti del fenomeno connessi con il governo del territorio, la gestione dei flussi turistici, nonché gli aspetti relativi alle ricadute sul fabbisogno abitativo e le politiche della casa".

Per questo sarà costituito un tavolo "con la partecipazione sia degli Assessori competenti o loro delegati che dei Presidenti delle omologhe commissioni (Urbanistica, Turismo, Politiche Abitative)".

Queste le linee guida per l'elaborazione del nuovo regolamento:

  • rispetto dei principi della stretta necessità, della proporzionalità e della non discriminazione introducendo specifiche condizioni e limitazioni alle abitazioni ad uso ricettivo, per favorirne gli usi effettivamente abitativi,
  • mantenere la riconoscibilità della struttura insediativa delle diverse zone della città,
  • garantire la salvaguardia del patrimonio culturale tangibile e intangibile,
  • favorire la sostenibilità ambientale, infrastrutturale, logistica, della mobilità e della vivibilità necessaria alla fruizione dei luoghi da parte degli abitanti e dei turisti;
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