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A Roma le donne guadagnano il 25% in meno degli uomini: “Parità di genere ancora lontana”

Gli uomini a Roma guadagnano in media 8mila euro più delle donne, un divario pari a circa il 25%. E i redditi più bassi si traducono in pensioni più povere.
A cura di Beatrice Tominic
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Gli uomini guadagnano più delle donne. Anche a Roma. La disparità salariale fra uomini e donne, più comunemente conosciuta come Gender Pay Gap, si riflette anche sui lavoratori e le lavoratrici della capitale. A dirlo la Cisl Roma Capitale Rieti, in collaborazione con il Caf Cisl Lazio, che ha elaborato i dati raccolti sui redditi medi da lavoro e da pensione dei cittadini romani nel periodo 2023-2024.

Una fotografia della discriminazione economica che vivono le donne in ambito lavorativo: gli uomini guadagnano il 25% in più, poco più di 8mila euro annui in più, a fronte dello svolgimento della stessa mansione.

I dati elaborati dalla Cisl Roma Capitale Rieti: "Una fotografia del gender pay gap"

L'analisi presentata dalla Cisl Roma Capitale Rieti, in collaborazione con il Caf Cisl Lazio è stata effettuata sui dati relativi ai redditi medi da lavoro e da pensione dei cittadini romani nel periodo 2023-2024, su un campione composto da 60.625 persone a Roma. I primi dati che saltano all'occhio sono la crescita complessiva dei redditi e la persistenza di un divario di genere strutturale che continua a penalizzare le donne. Secondo quanto raccolto gli uomini hanno percepito in media  33.510,25 euro, contro i 24.983,76 euro delle donne: una differenza di 8.526,49 euro, pari al -25,4 per cento.

Le donne guadagnano meno degli uomini: a quanto ammonta il divario

Per quanto riguarda le tipologie contrattuali, i redditi medi da lavoro dipendente sono cresciuti del +3%. Ma questo dato positivo non cancella il divario strutturale tra uomini e donne che resta presente e stabile.

Nel 2023 gli uomini guadagnavano in media 32.139,91 euro, mentre le donne si fermavano a 25.590,27 euro: una differenza di -6.549,64 euro, pari a un gap salariale del 20,3%. L'anno successivo, con l'aumento dei redditi, è cresciuto, seppur di poco, il divario fra lo stipendio medio degli uomini e quello delle donne. Gli uomini hanno percepito  in media 33.202,27 euro, le colleghe 26.266,84 euro, con un differenziale di meno 6.935 euro, circa il 20%.

La situazioni pensioni: il divario non cambia

Una situazione che peggiora se analizziamo i dati sulle pensioni e che si traduce con quello che viene definito, invece, gender pension gap. Nel 2023, in particolare, gli uomini hanno percepito un reddito medio da pensione di 34.015,91 euro, contro i 22.363,21 euro delle donne: una distanza di 11.653 euro, pari a un gap del 34%. Nel 2024, invece, il divario si è leggermente ridotto: il reddito medio pensionistico maschile sale a 35.390,02 euro, mentre quello femminile raggiunge 23.810,69 euro, con una differenza di 11.579 euro, pari al -32,7%.

"I redditi crescono, ma le disuguaglianze restano  – ha sottolineato la segretaria generale Cisl Roma Capitale e Rieti, Rosita Pelecca – Le donne continuano a guadagnare un quinto in meno rispetto agli uomini, segno che la ripresa economica da sola non basta se non è accompagnata da una vera e concreta parità salariale: il gap salariale continua ad essere il tallone d'Achille a Roma. E i redditi più bassi delle donne si traducono, inevitabilmente, in pensioni più povere", precisa.

"Una donna che ha dedicato una parte importante della propria vita al lavoro di cura, per la famiglia, i figli o i genitori, si ritrova con una pensione bassa che non le permette di vivere dignitosamente: si tratta di giustizia sociale ed equità di genere, temi che devono entrare con forza nell'agenda politica e contrattuale".

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