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A Roma corteo oceanico contro il genocidio a Gaza: “Se bloccano la Flotilla blocchiamo tutto”

Sono oltre 50mila le persone che sono scese in piazza a Roma per sostenere la Global Sumud Flotilla: “Siamo l’equipaggio di terra, se bloccano le navi blocchiamo tutto”.
A cura di Natascia Grbic
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Decine di migliaia di persone a Roma per una delle manifestazioni più grosse che la capitale abbia mai visto per la Palestina. Sono più di 50mila le persone che, fiaccole alla mano, sono partite da piazza Vittorio per supportare la Global Sumud Flotilla: migliaia di persone che si definiscono ‘l'equipaggio di terra' e chiedono a gran voce la ‘liberazione della Palestina‘ e la fine del genocidio messo in atto dallo Stato di Israele. "È importante essere tanti, perché siamo noi che facciamo sentire la nostra voce per fare pressione sui governi e sulle istituzioni che fino a oggi non hanno fatto niente, sono stati silenti se non collusi'.

La manifestazione, organizzata dagli attivisti della Global Flotilla, ha visto aderire non solo tantissime organizzazioni, ma anche tante persone della società civile che non vogliono stare in silenzio di fronte a quello che sta succedendo a Gaza. "Gaza we are coming", recita lo striscione di apertura della manifestazione. "Se bloccano la Flotilla blocchiamo tutto", le urla dei manifestanti, che da via Labicana si sono poi diretti verso il Colosseo. Una volta qui, si sono seduti per un minuto di silenzio. Dopodiché il corteo è partito verso Piramide.

Le navi della Global Sumud Flotilla sono partite alla volta di Gaza per portare solidarietà, soccorso e beni di prima necessità. Dopo due anni di bombardamenti, uccisioni e attacchi, la popolazione è allo stremo: moltissime le persone che stanno morendo di fame e non hanno di che sopravvivere. Le navi, che stanno navigando verso Gaza, dovrebbero essere circa una quarantina, anche se non è noto il numero totale di imbarcazioni. A bordo, ci sono anche alcuni parlamentari italiani: Benedetta Scuderi di Alleanza verdi e sinistra, Annalisa Corrado e Arturo Scotto del Partito democratico e Marco Croatti del Movimento 5 stelle.

Cosa accadrà alla più grande missione marittima civile della storia, una volta arrivata, è un'incognita. Israele ha detto che gli attivisti saranno considerati ‘terroristi'. "Ci aspettiamo i droni, ci aspettiamo il blocco, ci aspettiamo di essere ‘rapiti’ in acque internazionali dalle autorità israeliane – ha dichiarato la portavoce per l'Italia, Maria Elena Delia -. Vorrei davvero essere tranquilla sapendo che il governo italiano sia dalla nostra parte, ci aspettiamo di essere tutelati e protetti dal nostro governo, perché se dovesse succedere quello che ci aspettiamo, il reato lo faranno le autorità israeliane".

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