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A 15 anni violentata dai compagni di scuola che poi diffondono i video. Pm chiede 7 anni di condanna

La ragazzina ha denunciato i tre compagni di scuola, di cui uno già maggiorenne all’epoca dei fatti. Ora la richiesta delle prime condanne.
A cura di Redazione Roma
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Va a casa di un compagno di scuola di poco più grande, lei ha 15 anni lui 17 all'epoca dei fatti. Bevono un superalcolici, i genitori non ci sono, quando senza che lei ne sapesse nulla li raggiungono altri due giovani. Uno ha 17 anni, l'altro è appena diventato maggiorenne. I tre ragazzi abusano di lei. La violenza sessuale viene filmata e le immagini diffuse. Questo in sintesi il racconto di una ragazzina di 15 anni di Anzio, comune costiero a Sud della Capitale, che ha denunciato i tre coetanei per violenza sessuale di gruppo.

I fatti risalgono al 2021 e dall'inchiesta sono nati due distinti procedimenti penali. Uno vede imputati i due ragazzi minorenni all'epoca dei fatti, uno il maggiorenne che oggi ha 22 anni. E proprio per quest'ultimo il pubblico ministero ha chiesto una condanna a 7 anni di carcere per le accuse di violenza sessuale di gruppo, pedopornografia e revenge porn.

Secondo quanto ricostruito nell'inchiesta la ragazzina sarebbe stata prima invitata a casa da quello che considerava un amico, convinta che in casa ci sarebbero stati anche i genitori. Qui i due avrebbero bevuto vodka e, solo dopo che lei era visibilmente ubriaca, sarebbero arrivati gli altri ragazzi. A quel punto i tre l'avrebbero costretta a dei rapporti sessuali a turno, filmando tutto.

Dopo circa un'ora la ragazza viene lasciata andare tra scherni e minacce. Lei va a prendere il treno e scoppia in lacrime raccontando tutto al macchinista che chiama immediatamente i carabinieri. Nei giorni successivi i video degli abusi girano tra una chat e l'altra della scuola, tanto che la ragazza per non subire ulteriori traumi decide di abbandonare l'istituto che frequenta. Ma denuncia tutti e tre, con il sostegno dei genitori.

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