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Roma, liceo Mamiani: via ‘mamma’ e ‘papà’ dai libretti delle giustifiche

Negli Stati Uniti è già realtà dal 2011, in Francia è stato Hollande a seguire l’iniziativa. Ora anche da noi, al liceo romano, i nuovi libretti delle giustificazioni non hanno più la dizione “firma del padre o della madre”, ma “genitore 1 o genitore 2”. Ma l’iniziativa non è vista bene da tutti.
A cura di Biagio Chiariello
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In altri Paesi del mondo è già realtà da anni. Ma la norma che mette al bando le classiche diciture "padre" e "madre" nei documenti sta iniziando a mettere radici anche nel nostro Paese. Allo storico liceo ginnasio statale Terenzio Mamiani di Roma le assenze degli studenti saranno giustificate dal "genitore 1" e dal "genitore 2". Una decisione presa per "non urtare la sensibilità degli alunni con famiglie allargate o ricomposte" spiega Tiziana Sallusti, preside scuola del quartiere romano Prati, che vanta fra i suoi ex alunni dal premio Nobel Emilio Segrè al premio Oscar Nicola Piovani, fino ai fratelli del cinema Muccino. "Non c'è nulla di più prezioso di una madre e di un padre, ma non si può fare finta di non vedere che oramai più della metà dei nostri studenti vive in famiglie allargate, dove uno dei due non è il genitore naturale, ma si prende cura del ragazzo come se lo fosse" commenta ancora la preside.

Un plauso all'iniziativa arriva dal presidente di Gay center, Fabrizio Marrazzo: "La decisione è molto positiva e va nella direzione giusta anche per non discriminare i genitori gay e lesbiche. Ora questa decisione del liceo romano e quelle prese in altre scuole di altre regioni devono essere d'esempio affinché diventi una regola a livello nazionale valida per tutte le scuole. La tutela dei diritti civili, come la lotta alle discriminazioni verso tutte quelle forme di famiglia che esistono nella società è una garanzia che va estesa. Per questo facciamo appello al ministro dell'Istruzione, di cui conosciamo la sensibilità sul tema dell'integrazione sociale per le persone lesbiche e gay".

Le polemiche. Va detto che l'idea del Mamiani di eliminare la dicitura "madre" e "padre" dai moduli per l'iscrizione agli asili non è certo nuova. Già Venezia e Bologna avevano avanzata la proposta e, pur incassando l'ok del ministro per l'Integrazione Cécile Kyenge, erano state fortemente criticate da parte del centrodestra e della Curia. E critiche sono arrivate anche al liceo Mamiani da parte del Pdl e di Fratelli d'Italia, che parlano di decisione "grave e pericolosa che offende i valori profondi del nostro popolo". Purtroppo le cattive mode attecchiscono più velocemente", commenta l’ex sindaco di Roma Gianni Alemanno del Pdl: "il Provveditorato corregga questa assurda iniziativa riportandola dentro l’alveo della Costituzione". Fabio Rampelli, deputato di Fdi, liquida l’iniziativa come "idiozia ideologica".

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