Renzi: “Pronti a sfidare i poteri forti”. E sull’articolo 18: “Non faremo pasticci”

"Per rifare l’Italia siamo pronti, se servirà, a condurre battaglie in Parlamento e a sfidare i poteri forti. Anche se più dei poteri forti, io temo i pensieri deboli, che fanno molte chiacchiere e poi concludono poco”. A dirlo, in occasione di un discorso di fronte alla Comunità Italiana di New York riunita al consolato, è stato ieri sera Matteo Renzi. Il premier ha ribadito l'intenzione di "cambiare il paese" ed ha chiesto ai presenti, suoi connazionali, di "fare gli italiani, nel senso migliore di questa frase, e quindi riscoprendo le qualità di inventiva che hanno reso grande il nostro popolo". Il Presidente del Consiglio ha garantito: "Cambieremo la burocrazia, le regole del gioco sul lavoro, le istituzioni, e daremo tempi certi alla giustizia. Se si vuole restare a galla si deve correre. Stando fermi si cade". Il primo ministro – lodando le qualità di New York e definendola la "città più importante del mondo", ha invitato a “non aver paura della globalizzazione. La paura ci ha portati a difenderci e stare coperti, ma ciò è sbagliato perché la globalizzazione è una grande opportunità per l’Italia”. Renzi ha quindi detto: "Dobbiamo essere orgogliosi e gelosi del nostro passato, ma anche del nostro futuro. L’Italia non ha detto tutto quello che aveva da dire. Abbiamo qualche problema, alcuni numeri non vanno. Però, a fronte di un debito alto, abbiamo una ricchezza privata più ampia di altri paesi del mondo occidentale, aziende che crescono nonostante la politica, e la straordinaria capacità di essere innovatori e curiosi".
Riforma del Lavoro, Renzi: Non ci sarà alcun pasticcio"
A tenere banco è stata ancora una volta la riforma del lavoro. "Non ci sarà alcun pasticcio. Condivido alla lettera le parole del ministro Poletti. Faremo una riforma fatta bene, che sarà degna di questo nome". Il ministro del lavoro in precedenza aveva espresso alcune perplessità e manifestato il timore che la riforma potesse subire modifiche non previste.
Il sindaco di New York De Blasio: "Renzi esempio di leadership"
Ma Renzi non ha incontrato solo la comunità italiana. Dopo aver tenuto un discorso all'assemblea generale delle Nazioni Unite ha stretto la mano al primo cittadino della Grande Mela, che alla stampa ha detto: "E’ un grande piacere incontrare Matteo, soprattutto perché siamo paesani. Renzi è un esempio di leadership, una voce fondamentale per le riforme in Italia. Il suo successo in Italia è necessario. Forza Renzi”. Presente all'incontro anche Andrew Cuomo, governatore dello stato di New York: "New York è la seconda città più italiana al mondo, dopo l’Italia, e le tecnologie ci hanno avvicinato. Dobbiamo aumentare la collaborazione e i contatti, nell’interesse reciproco".