Renzi: “Per la ricostruzione post terremoto non aumenteremo benzina, via le slot dai bar”
Per finanziare la ricostruzione post terremoto del centro Italia non ci sarà nessun aumento delle accise sulla benzina né un incremento delle sale giochi nei locali. Lo ha promesso il Presidente del consiglio Matteo Renzi in un'intervista rilasciata al magazine del no profit Vita in uscita venerdì prossimo. Per la ricostruzione delle zone devastate dal terremoto del 24 agosto scorso "non sarà aumentato il costo della benzina né saranno allargate le maglie sul gioco d'azzardo e sulle slot" ha dichiarato infatti il Premier confermando invece che saranno messe a disposizione "tutte le risorse che sono necessarie con la legge di stabilità e con la flessibilità che chiederemo all'Europa per Casa Italia".
Per la ricostruzione post sisma "stiamo chiamando i migliori per farci dare una mano. Ci siamo impegnati perché ci sia una ricostruzione più rapida ma abbiamo anche detto che serve un progetto pluriennale di lungo respiro, se accadrà sarà un bene per il Paese", aveva già spiegato Renzi che proprio oggi incontrerà a Palazzo Chigi il commissario per la ricostruzione Vasco Errani e a seguire presiederà la riunione con i rappresentanti degli enti locali, delle associazioni di categoria, gli ambientalisti e le istituzioni scientifiche per mettere a punto il piano di ricostruzione.
Nel disegno di Casa Italia però non ci sarà spazio per nuove accise sulla benzina né per nuove slot. Soprattutto sul secondo punto Renzi ha sottolineato che nel governo da tempo si sta discutendo di un riordino dell'intero settore dei giochi con l'obiettivo di varare misure più stringenti sulla diffusione di slot e sale giochi nei bar e tabacchi. "Stiamo per mettere a punto una misura per togliere le slot da tabaccherie ed esercizi commerciali" ha assicurato Renzi ricordando che è già atto una discussione nell'ambito della Conferenza unificata Stato-Regioni. Nel dettaglio l’eliminazione delle slot è invece prevista nei cosiddetti esercizi generalisti secondari: ristoranti, bar, alberghi, edicole e stabilimenti balneari. Come spiega una prima bozza del documento, tra gli interventi "nuovi orari con una apertura minima dei punti gioco di 12 ore, la cui distribuzione nell’arco della giornata resta di competenza dell’ente locale; inasprimento dei controlli contro il gioco illegale, attribuendo competenze specifiche anche agli organi di polizia locale".
