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Renzi a Grasso: “Non chiedo il permesso ai burocrati del Senato”

Il Premier replica al presidente di Palazzo Madama: “Preferisco chiedere scusa domani ma non il permesso oggi”
A cura di A. P.
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Continua il botta e riposta tra Renzi e Grasso sulle coperture finanziare al Dl irpef e ai famosi 80 euro in busta paga. Dopo la presa di posizione di Renzi e la risposta del Presidente Grasso sul parere dei tecnici del Senato, il Premier non molla e a stretto giro ha controreplicato. Intervistato da Nicola Porro a ‘Virus', il Presidente del Consiglio ha attaccato: "Non chiedo il permesso ai burocrati del Senato". Quella del taglio di 80 euro di Irpef è una "battaglia" ha spiegato il Premier durante l'intervista che andrà in onda questa sera, aggiungendo: "Chi dice che non ci sono le coperture deve dire perché, altrimenti è semplicemente un tentativo di comunicare cose inesatte". "Se gli 80 euro non arrivano nelle tasche degli italiani io chiedo scusa a lei, Porro, e al Senato. Ma se io le dicessi che domani ci saranno i primi bollettini dei pagamenti degli 80 euro per gli 11 milioni di italiani che lo riceveranno e già adesso stanno iniziando a prepararsi le buste paga, mi aspetto le scuse dei tecnici del Senato".

"Voglio cancellare il Senato" – "Sui burocrati del Senato se ci sono obiezioni di merito si risponde nel merito. Io faccio questa battaglia con la consapevolezza di non dover chiedere il permesso a tutti, ai burocrati, a tutti i partiti della coalizione. Preferisco chiedere scusa domani ma non il permesso oggi. Se ci mettiamo a mediare con tutti non ne usciremo vivi" ha proseguito Renzi, concludendo: "Grasso deve difendere l'istituzione e i suoi tecnici, lo comprendo, capisco il suo ruolo ma io il Senato lo voglio cancellare"..

Il tweet con il cedolino  – Per confermare che si fa sul serio sui famosi 80 euro il Presidente del Consiglio su twitter pubblica la foto di un cedolino dell'Irpef con la detrazione prevista dl decreto Irpef. "Oggi il Ministro Pier Carlo Padoan mi ha portato a vedere i primi cedolini degli 80 euro" ha scritto Renzi, aggiungendo: "Le coperture dunque ci sono".

Per quanto riguarda invece l’affare Expo e gli arresti, Renzi nell’intervista a Nicola Porro sceglie la linea dura spiegando: "Io ho sempre avuto una posizione molto garantista, e proprio perché lo sono profondamente dico che bisogna essere severi con tutti. Non si possono vedere immagini con quello che tira fuori una busta, cose che ti fanno schizzare il sangue alla testa". "La garanzia per tutti è che non si fanno sconti a nessuno. Si dà all’imputato la possibilità di difendersi e al magistrato il diritto e dovere di fare gli atti d’indagine che si ritengono necessari. La politica deve fare un passo indietro, deve stare e guardare zitta" ha proseguito il Premier, sottolineando: "Potrei dirle che non vedo esponenti ex Pd in questa vicenda, ma io sono uno di quelli che non cercano un consenso facile e dico che è da sciacalli buttarsi addosso a delle indagini per prendere mezzo punto in più".

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