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Renzi: “Non votiamo un esecutivo M5S. Il Pd non può governare”. Di Maio: “La pagherete”

No all’accordo di governo tra Pd e Movimento 5 Stelle. Ospite a Che tempo che fa, Renzi ha dichiarato: “Siamo seri. Chi ha perso le elezioni non può andare al Governo. Non possiamo rientrare dalla finestra dopo che gli italiani ci hanno fatto uscire dalla porta. I giochetti dei caminetti romani non possono valere più degli italiani”
A cura di Charlotte Matteini
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Dopo settimane di silenzio, Matteo Renzi torna a parlare pubblicamente delle sorti del Partito Democratico e dell'ipotesi di governo con il Movimento 5 Stelle. Ospite a Che tempo che fa, l'ex presidente del Consiglio ed ex segretario del Pd ha dichiarato: "Dialogare è sempre positivo. Ma per esempio i Cinque Stelle hanno cambiato idea sui vaccini? Possiamo incontrarci, certo. Ma votare un loro governo no. Altrimenti la gente non crederebbe più nella democrazia, e non è una ripicca". In sostanza, come la maggior parte dei renziani, lo stesso Matteo Renzi ha chiaramente dichiarato di non essere intenzionato a sostenere un esecutivo a 5 Stelle. "Siamo seri. Chi ha perso le elezioni non può andare al Governo. Non possiamo rientrare dalla finestra dopo che gli italiani ci hanno fatto uscire dalla porta. I giochetti dei caminetti romani non possono valere più degli italiani", ha sottolineato Renzi.

"Dal 4 dicembre 2016 questo Paese è bloccato. Io ho fatto degli errori e abbiamo perso il referendum. Ma è da allora che l'Italia non riesce ad avere un sistema efficace ed efficiente. Il problema delle elezioni non è quello del 4 marzo ma del 4 dicembre", ha evidenziato l'ex presidente del Consiglio, tornando a rivangare la disfatta del referendum costituzionale di un anno e mezzo fa. "La palla è nelle mani del M5S e della Lega. Se non sono capaci di mettere in pratica le mirabolanti promesse fatte, o torniamo a votare o riconosciamo che il sistema istituzionale italiano non funziona: facciano loro una proposta per fare una riforma istituzionale".

Secondo Matteo Renzi, Lega e 5 Stelle erano d'accordo su tutto e su tutte le poltrone, ma l'alleanza sarebbe saltata a causa della poltrona da premier, alla quale Di Maio non vuole rinunciare: "M5S e Lega son stati d'accordo su tutte le poltrone tranne che sull'ultima, quella del premier. Solo Di Maio pensa di essere lui premier ad ogni costo". "La campagna elettorale non è stato un provino per uno show televisivo. Abbiamo fatto proposte specifiche. Chi ha vinto ha detto di noi che noi avevamo fallito. Non possiamo ignorare quello che la gente ci ha detto, ne risentirebbe il gioco democratico", ha spiegato Renzi, motivando l'impossibilità di fare un governo con il Movimento 5 Stelle. "Ho iniziato a fare politica contro il partito azienda di Berlusconi, non vorrei ritrovarmi alleato di un altro partito azienda di Casaleggio. Sì al dialogo, sì alla diretta streaming. Non per un governo. Ma per riscrivere le regole insieme. Chiedo ai Cinque Stelle eletti: stracciate quel contratto incostituzionale che vi lega ad un'azienda privata. Non ci sono contratti con società private che valgano il ruolo di Parlamentare", prosegue Renzi.

La replica di Di Maio

"Il Pd non riesce a liberarsi di Renzi nonostante l’abbia trascinato al suo minimo storico prendendo una batosta clamorosa. Altro che discussione interna al Pd. Oggi abbiamo avuto la prova che decide ancora tutto Renzi col suo ego smisurato. Noi ce l'abbiamo messa tutta per fare un Governo nell’interesse degli italiani. Il Pd ha detto no ai temi per i cittadini e la pagheranno", ha scritto Di Maio su Facebook, commentando le dichiarazioni dell'ex segretario Renzi.

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