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Reggio Emilia, controllo fiscale a imprenditore: nascondeva 2600 armi da fuoco

La scoperta a seguito di controlli fiscali sulla ditta, l’uomo è finito in manette per detenzione abusiva di munizionamento per armi da guerra.
A cura di A. P.
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Immagine di repertorio
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Oltre 2.600 armi da fuoco e centinaia di proiettili tra cui molti per mitragliatrici da guerra. È l'incredibile arsenale illegale che un imprenditore emiliano teneva nascosto in un magazzino di sua proprietà nel Reggiano. A fare la scoperta, non senza sorpresa, i militari della Guardia di Finanza di Reggio Emilia impegnati in controlli fiscali. Nessuno infatti sospettava che l'uomo avesse una Santa barbara nascosta in magazzino e il ritrovamento è avvenuto solo a seguito di controlli fiscali e amministrativi sula sua società, una ditta che si occupata del settore della meccanica.

In particolare le Fiamme Gialle del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Reggio Emilia avevano notato una netta sproporzione fra i redditi dichiarati e il patrimonio accumulato dall'imprenditore e per questo avevano fatto scattare una verifica fiscale sulla ditta dell'imprenditore constatando imponibili sottratti a tassazione per circa 5 milioni di euro. A seguito degli accertamenti e in esecuzione di un provvedimento del Tribunale di Reggio Emilia, erano poi scattati i sequestri di diverse unità abitative e capannoni industriali. In alcuni di questi però sono stati ritrovati contanti per un milione di euro e ben 2600 armi da fuoco e munizionamento vario che hanno portato l'imprenditore in manette per detenzione abusiva di munizionamento per armi da guerra

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