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Rai, Monica Maggioni presidente. Voto unanime del Cda

Decisivo l’ok di Forza Italia a Renzi sull’ex direttore di Rai News.M5s: “Non garantisce indipendenza”. Intanto spunta la grana pensionati nel Consiglio di amministrazione della Rai.
A cura di Redazione
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Ore 21.20 – Il consiglio di amministrazione della Rai "ha approvato all'unanimità la delibera con cui Monica Maggioni è stata eletta presidente, sotto condizione di efficacia del positivo parere della commissione di Vigilanza". Lo annuncia una nota di viale Mazzini. Il cda che ha dato il via libera alla nomina era riunito sotto la presidenza del consigliere anziano Arturo Diaconale.

Ore 17:20 – Mentre è in corso l'assemblea degli azionisti Rai, Renzi conferma che l'indicazione del Mef per la Presidenza sarà Monica Maggioni. La giornalista ora dovrà ricevere il voto favorevole dalla Commissione di Vigilanza Rai. Per il Cda, l'assemblea degli azionisti ha indicato il professor Marco Fortis.

Nella giornata di oggi il Governo è chiamato a nominare Presidente e Direttore Generale della Rai, sottoponendo poi i nomi alla ratifica della Commissione di Vigilanza. Si tratta dell’ultimo passaggio formale per il passaggio di consegne apertosi con la lettera con la quale Padoan chiedeva alla Vigilanza di nominare i 7 membri del Cda, in ossequio alla legge Gasparri.

Mentre per la poltrona di Direttore Generale è ancora in netto vantaggio Antonio Campo Dall’Orto (con qualche chance residua per Luigi De Siervo), più complicata appare la partita per la scelta del Presidente (che tra l’altro deve godere della maggioranza dei due terzi dei voti in Commissione di Vigilanza Rai). Gli ultimi rumors danno in pole position Monica Maggioni, attuale direttore di RaiNews, che troverebbe il gradimento anche dei membri di Forza Italia. La sua elezione dunque sarebbe blindatissima, malgrado l’annunciata contrarietà di Sel (che ha un solo membro in Vigilanza), M5S e Lega Nord.

Nel frattempo, è un approfondimento de L’Unità ad aver messo in evidenza una inattesa problematica nella scelta dei nuovi membri del Consiglio di amministrazione della Rai fatta ieri dalla Commissione di Vigilanza. Infatti, per effetto della riforma della PA, “un lavoratore in pensione non può assumere incarichi nelle società controllate dallo Stato”, salvo la possibilità (con una norma appena approvata) di svolgere “gratuitamente e per un solo anno” un incarico di questo tipo. Insomma, c’è la possibilità che per tre membri, forse quattro (Freccero, Guelfi e Mazzucca, forse Diaconale) si applichi tale condizione.

Spiega L’Unità:

Sulla Gazzetta Ufficiale del 14 febbraio 2015 si legge: “Il Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione ha adottato in data 4.12.2014 un’apposita circolare per chiarire la portata dell’art. 6 del Dl n. 90/2014 convertito nella Legge n. 114/2014 che ha introdotto nuove disposizioni in materia di “incarichi dirigenziali a soggetti in quiescenza”.

[…] Nella legge Madia approvata ieri in via definitiva si ritorna sulla questione. All’articolo 5, comma 9, del decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 135, e successive modificazioni, il terzo periodo è sostituito dai seguenti: «Gli incarichi, le cariche e le collaborazioni di cui ai periodi precedenti sono comunque consentiti a titolo gratuito. Per i soli incarichi dirigenziali e direttivi, ferma restando la gratuità, la durata non può essere superiore a un anno, non prorogabile né rinnovabile, presso ciascuna amministrazione».

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