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Putin: “Non escludo unʼaltra guerra fredda”. Renzi: “Fuori dalla storia e dalla realtà”

Vertice tra il presidente russo e il premier italiano al Forum Economico di San Pietroburgo. Putin: l’Alleanza Atlantica “ha bisogno di un nemico esterno”. E questo nemico sarebbe la Russia, dice. Renzi: “Ue e Russia tornino ad essere ottimi vicini di casa”
A cura di Biagio Chiariello
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Una nuova guerra fredda? "Non vorrei ragionare in questi termini, nessuno vuole questo, noi non lo vogliamo, non è necessario”, dice Vladimir Putin al Forum Economico di San Pietroburgo. Tuttavia il Presidente russo evidenzia come l’eventualità “non si possa escludere e che prima o poi si arrivi alla guerra fredda" se "la Nato continua a fomentare" la logica della contrapposizione, sottolineando che l'Alleanza Atlantica "ha bisogno di un nemico esterno" e questo nemico sarebbe la Russia, precisa Putin nel corso della sessione plenaria, presente anche il presidente del Consiglio, Matteo Renzi. Tuttavia, ha avvertito il capo del Cremlino, "se sarà continuata una linea di azioni unilaterali, se non si cercherà consenso su questioni dolorose e delicate per la comunità internazionale" ci saranno conseguenze. Bisogna perciò tornare a un elevato "livello di cooperazione".

Putin non manca di criticare gli USA colpevoli di essere, a suo dire, dietro molte scelte dell'Europa: "Non vogliamo che gli Stati Uniti impartiscano lezioni, condizionando i rapporti dell'Ue con noi". Il presidente russo fa indirettamente riferimento sanzioni imposte alla Russia a seguito della crisi con l'Ucraina. "Le sanzioni – spiega il presidente russo – hanno conseguenze di rimando che fanno ombra sull'Europa, mentre" le controsanzioni russe "hanno effetto zero per Washington, che dice all'Europa di portare pazienza. Ma perché l'Europa dovrebbe portare pazienza? Se lo vogliono va bene, magari il presidente Renzi che è qui potrebbe spiegarlo".

Da parte sua Renzi ha sottolineato che “la parola guerra fredda non può stare nel vocabolario del XXI secolo, è fuori dalla storia e dalla realtà, e prima che ingiusto è inutile". E ha affermato che l'accordo di Minsk "deve essere implementato nel futuro". "Ue e Russia – ha aggiunto – tornino ad essere ottimi vicini di casa".

Tra Putin e Russia si è parlato anche del candidato alla Casa Bianca Donald Trump. “Ho detto solo che è una persona brillante. Lui è disponibile a ristabilire il pieno dialogo con la Russia. Noi appoggiamo questo, ma lavoreremo con qualunque presidente verrà eletto" ha detto il presidente russo del miliardario repubblicano. Dal canto suo Renzi ha dichiarato: "Sugli Stati Uniti c'è un dissenso molto forte con Mosca. Anche noi lavoreremo con chiunque sarà il presidente, ma personalmente preferirei dire chiunque sarà ‘la' prossima presidente".

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