Poliziotti a un banchetto pro-Salvini ad Ascoli Piceno: questura apre un’inchiesta
La Questura di Ascoli Piceno comunica di aver aperto una inchiesta amministrativa per l'accertamento dei fatti riguardo il caso dei poliziotti in servizio fotografati ad Ascoli Piceno, in piazza Arringo, a firmare una petizione pro-Salvini. Lo scatto dei poliziotti in divisa al banchetto pro Salvini è stato pubblicato sui social dal responsabile della Lega nelle Marche, il senatore Paolo Arrigoni: nella foto si vedono appunto due agenti a un gazebo a “sottoscrivere una raccolta firme a sostegno del Ministro Salvini”. “Un atto di generosità e coraggio”, scrive l'esponente leghista. La foto dei due agenti in un primo momento era stata rimossa dal senatore leghista. Poi l’onorevole è tornato sui suoi passi e ha spiegato perché ha deciso di condividere quello scatto.
Il post del senatore Arrigoni – “Ieri ho pubblicato questa foto – ha scritto il senatore in un post pubblicato oggi – La foto di due agenti di polizia che con un atto di generosità e coraggio nelle Marche hanno voluto sottoscrivere la raccolta firme a sostegno del ministro dell'Interno Salvini. Poche ore dopo l'ho cancellata per ragioni di privacy e per rispetto a quei due ragazzi, sapendo che c'era il rischio che venisse strumentalizzata da chi non vede l'ora di infangare il lavoro delle nostre Forze dell'Ordine. Cosa che è prontamente avvenuta”. “Eppure quando i colleghi e le colleghe di quei due agenti vengono insultati o malmenati da spacciatori, clandestini, criminali o dai centri sociali nessuno muove un dito per esprimere indignazione”, continua nel suo post Arrigoni scrivendo che “quei due ragazzi hanno voluto manifestare la libertà di esprimere la loro opinione e la Lega e Matteo Salvini li tuteleranno in ogni sede”. Da qui l'appello a sostenerli. Decine i commenti apparsi sotto la foto del senatore: diversi gli utenti che hanno ricordato che chi indossa una divisa deve essere super partes.
"Foto da Paese autoritario" – “Non ci sono altre parole, è una foto da Paese autoritario”, hanno dichiarato tra gli altri la segretaria di Possibile, Beatrice Brignone, e Andrea Maestri della segreteria nazionale di Possibile, commentando l’immagine dei poliziotti in fila a firmare a sostegno del ministro dell’Interno.
