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Whirlpool, i sindacati annunciano 16 ore di scioperi: “Vicenda inaccettabile e governo inadeguato”

“La vicenda Whirlpool non è accettabile. Non è credibile che l’azienda abbia scoperto un anno dopo la firma del’accordo del 2018 che la produzione a Napoli non era sostenibile. Il Governo si è dimostrato inadeguato, in quanto ha detto che non ha gli strumenti per impedire a Whirlpool di lasciare Napoli”: questa la nota dei sindacati dopo l’incontro al Mise. Sono state annunciate 16 ore di scioperi in tutto il gruppo Whirlpool.
A cura di Annalisa Girardi
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I sindacati Fiom, Fim e Uilm hanno annunciato 16 ore di sciopero in tutto il gruppo Whirlpool. Ieri si è tenuto un incontro al Ministero dello Sviluppo economico a cui hanno partecipato il ministro Stefano Patuanelli e i segretari generali di categoria, mentre i lavoratori dello stabilimento napoletano, di cui è stata annunciata la chiusura per il prossimo 31 marzo, manifestavano al di fuori del palazzo. Le prime 8 ore di sciopero prenderanno un articolazione territoriale, per cui si prevedono diversi presidi di fronte ai vari stabilimenti, mentre le successive 8 ore coincideranno con la mobilitazione nazionale che si andrà a definire in queste settimane.

"La vicenda Whirlpool non è accettabile. Non è credibile che l'azienda abbia scoperto un anno dopo la firma del’accordo del 2018 che la produzione a Napoli non era sostenibile. L’azienda ha spostato la scadenza della fine della produzione di lavatrici a Napoli dal 31 marzo al 31 ottobre 2020, ma ha ribadito la volontà di andarsene nel 2021. In queste condizioni riteniamo non sia credibile neppure il rispetto dell’accordo negli altri stabilimenti del gruppo", hanno commentato i sindacati in una nota.

E ancora: "Per la Fiom l’accordo siglato con il Governo è ancora valido e vincolante. La discussione non riguarda solo Napoli ma tutto il gruppo Whirlpool. L’azienda, come altre multinazionali, non può decidere di strappare gli accordi firmati con il Governo e le organizzazioni sindacali e di andare a produrre e fare profitti altrove. Il Governo si è dimostrato inadeguato, in quanto ha detto che non ha gli strumenti per impedire a Whirlpool di lasciare Napoli".

La multinazionale statunitense che produce elettrodomestici ha infatti confermato la volontà di abbandonare lo stabilimento nel quartiere di Ponticelli, a Napoli, dove da diversi mesi gli operai si sono mobilitati nel timore che un'eventualità di questo tipo divenisse realtà, lasciando centinaia di persone senza lavoro. Al momento pare che Invitalia, l'Agenzia nazionale per l'attrazione degli investimenti e lo sviluppo d'impresa direttamente controllata dal Ministero dell'Economia, si stia operando per trovare una nuova azienda che possa prendere il posto della Whirlpool nella fabbrica napoletana.

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