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Vitalizi, Casellati non interverrà contro il blocco al taglio: “Presidenza Senato non c’entra nulla”

La presidente del Senato Elisabetta Casellati ha detto che non interverrà contro il blocco del taglio dei vitalizi degli ex parlamentari, stabilito dalla commissione contenziosa di Palazzo Madama: “La presidenza del Senato non c’entra nulla con la decisione della Commissione Contenziosa che è un vero Tribunale. Non sarebbe corretto dal punto di vista etico e giuridico un mio intervento”.
A cura di Annalisa Cangemi
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"La presidenza del Senato non c'entra nulla con la decisione della Commissione Contenziosa che è un vero Tribunale. Non sarebbe corretto dal punto di vista etico e giuridico un mio intervento". A dirlo è la presidente di Palazzo Madama Elisabetta Casellati, in una intervista a "La Stampa", parlando del ripristino dei vitalizi, spiegando che appunto che non presenterà ricorso contro la decisione della commissione contenziosa che ha annullato la delibera che ha introdotto il taglio dei vitalizi per gli ex parlamentari nel 2018. Ora il Senato potrebbe infatti impugnare l'annullamento all'organo di secondo grado, il Consiglio di Garanzia, che decide sui ricorsi presentati contro le decisioni della Commissione contenziosa.

La decisione ha riguardato circa 600 ricorrenti. "A febbraio 2020 – ha ricordato Casellati – avevo già suggerito una riflessione per il cambiamento di alcuni componenti, cosa che poi è puntualmente accaduta. Mi dispiace molto che questa decisione sia intervenuta in un momento così difficile per gli italiani, ma ribadisco, la sentenza è appellabile".

Le motivazioni della decisione non sono ancora state depositate, ma nei ricorsi si è tenuto conto delle sentenze della Corte europea dei diritti dell’uomo e della Cassazione su casi analoghi, la retroattività della norma che che investe una singola categoria, la stessa retroattività del provvedimento che ha toccato diritti acquisiti. La delibera è immediatamente operativa, dallo scorso 25 giugno, e quindi quelle cifre dovranno essere restituite, sia a coloro i quali hanno presentato ricorso, sia in alcuni casi ai loro familiari, come ha spiegato a Fanpage.it l'avvocato Maurizio Paniz, che ha presentato molti ricorsi per contro degli ex parlamentari che si erano visti decurtare la pensione.

Come ha sottolineato il legale però tali gli ex senatori potrebbero poi essere costretti a restituire gli importi, se in un secondo momento dovesse prevalere la linea intrapresa inizialmente dal Senato. Si dovranno comunque attendere le motivazioni della decisione della commissione contenziosa, poi entrambe le parti potranno decidere se proseguire la loro azione.

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