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“Vannacciano”, “ProPal”, “maranza”: le parole che hanno cambiato la politica nel 2025, secondo Treccani

“Vannacciano”, “ProPal”, “Maranza”, “Sumud”: l’Osservatorio della Lingua Italiana Treccani, che ha individuato alcuni neologismi raccolti nel Libro dell’anno Treccani 2025, che raccontano molto bene cosa è stata la politica italiana e internazionale nel 2025.
A cura di Annalisa Cangemi
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Ci sono parole che meglio di altre riassumono il dibattito politico nel 2025, e che meglio di altre sanno raccontare fenomeni e tendenze che stanno segnando un'epoca, diventando centrali nel linguaggio di tutti i giorni. Le ha raccolte l'Osservatorio della Lingua Italiana Treccani, che ha individuato alcuni neologismi raccolti nel Libro dell'anno Treccani 2025, appena pubblicato dall'Istituto della Enciclopedia Italiana.

Molte delle nuove parole sono legate appunto alla politica, e danno l'idea dei temi di politica interna e internazionale di cui si è più parlato nei mesi scorsi. Come "pro-Pal", termine che identifica chi sostiene la causa politica del popolo palestinese, che è stato utilizzato per dare un nome ai tanto manifestanti che si sono riversati nelle piazze, e hanno protestato contro la guerra a Gaza. Se ne è parlato per esempio in occasione dell'aggressione a La Stampa, avvenuta lo scorso 28 novembre, quando alcuni pro-Pal, violenti in questo caso specifico, hanno assaltato la redazione vuota, creando il caos.

Altra parola che a molti di noi forse fino all'anno scorso non diceva molto è "sumud", che significa "resilienza, resistenza, speranza nel futuro, solidarietà, intesi come valori culturali e politici dei palestinesi che intendono restare nelle terre dove abitano". È una parola che è stata accostata alla Flotilla che si è messa in mare navigando verso Gaza: Global Sumud Flotilla è il nome completo della flotta civile che ha sfidato il governo di Israele, per portare aiuti alla popolazione palestinese della Striscia.

Un altro termine, usato spesso in modo dispregiativo e razzista da parte soprattutto della Lega e di Fdi è "maranza", "negli usi attuali, giovane che fa parte di comitive o gruppi di strada chiassosi, caratterizzati da atteggiamenti smargiassi e sguaiati e con la tendenza ad attaccar briga". Il Carroccio ha usato questa parola anche per intitolare una legge, per introdurre una stretta sulla cittadinanza.

Per rimanere sempre in ambienti leghisti, un altro neologismo che si è imposto quest'anno è  "vannacciano" legato naturalmente al generale Roberto Vannacci, europarlamentare e vice segretario della Lega, che ci ha abituato a un linguaggio sempre più violento e provocatorio, soprattutto in occasione della campagna elettorale per le elezioni regionali in Toscana, che proprio per Vannacci hanno avuto un esito disastroso. Si è usato molto anche il verbo "vannaccizzare", per indicare l'intento di "ricondurre qualcuno nell'alveo della linea politica e dell'ideologia del generale Roberto Vannacci". Spesso si parlato della possibilità che la Lega fosse appunto "vannaccizzata", cioè spinta verso posizioni ancora più estremiste.

E restando nella stretta attualità, Treccani cita "rifugio climatico", espressione con cui ci si riferisce a un "luogo pubblico o privato in grado di offrire rifugio dalle temperature estreme"); e "keybox", "cassetta di sicurezza portachiavi a combinazione" per gli affitti brevi, sempre più diffusi nelle grandi città.

Dopo l'arrivo di Trump alla Casa Bianca è entrato le linguaggio comune "controdazio", cioè "il dazio che colpisce come strumento di ritorsione". L'economia ha coniato poi termini come "bullismo economico", "in senso fortemente polemico, azione di sopraffazione esercitata con l'intento di imporre condizioni sfavorevoli agli altri attori attivi sulla scena economica o finanziaria", e "cryptogate" per indicare"lo scandalo legato all'emissione di criptovalute".

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