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Vaccini anti-Covid, l’appello di Salvini al governo: “Italia faccia come Austria e San Marino”

Il leader della Lega, Matteo Salvini, chiede al governo Draghi di prendere esempio da chi, come Austria e San Marino, ha deciso di non aspettare l’autorizzazione dell’Ema per alcuni vaccini anti-Covid: “Danimarca, Austria, Slovacchia, Ungheria, hanno fatto bene. Dovremmo fare altrettanto e cominciare a produrre in Italia”.
A cura di Stefano Rizzuti
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Il leader della Lega, Matteo Salvini, chiede al governo Draghi di seguire l’esempio di alcuni Paesi europei che hanno deciso di non aspettare l’autorizzazione dell’Ema per la somministrazione di alcuni vaccini anti-Covid come quello russo Sputnik. “Danimarca, Austria, Slovacchia, Ungheria, hanno fatto bene”, secondo l’ex ministro dell’Interno, a scavalcare l’autorità europea sui vaccini anti-Covid: “Domani incontro un ministro di San Marino. Stanno vaccinando più veloci loro che sono 35mila di quanto non stanno facendo paesi europei che aspettano dall'Europa quello che non sta arrivando”. Salvini si sofferma sul tema all’uscita del carcere di Ranza, a San Gimignano (Siena): “Non so chi ha sbagliato ma qualcuno ha sbagliato. Se gli austriaci guardano altrove e guardano a Israele fanno bene, se San Marino guarda alla Russia fa bene. Dovremmo fare altrettanto e cominciare a produrre in Italia”.

Sul tema Salvini sottolinea che domani il ministero dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, incontrerà di nuovo Farmindustria per “lavorare a una produzione nazionale. Coi vaccini purtroppo andremo avanti un po’ di anni, se li produciamo in casa nostra evitiamo di dipendere dai ritardi o dai ricatti altrui”. La linea di Salvini viene seguita anche dagli europarlamentari della Lega: “L’annuncio di Austria e Danimarca di non affidarsi più all'Ue e di voler procedere autonomamente per procurarsi vaccini, seguito dalle dichiarazioni della Commissione europea sulla legittimità di questa decisione, rappresenta l'ennesima e clamorosa conferma del fallimento della strategia portata avanti finora da Bruxelles”.

I componenti della commissione Sanità pubblica della Lega al Parlamento Ue Silvia Sardone, Simona Renata Baldassarre, Marco Dreosto, Luisa Regimenti, Gianantonio Da Re, Danilo Oscar Lancini, Annalisa Tardino, Lucia Vuolo proseguono: “Al danno dei pochi vaccini distribuiti finora, la beffa di una retromarcia rispetto a quanto sostenuto fino a ieri. Bene ha fatto Vienna, così come altri Paesi Ue, a cercare vaccini in autonomia, senza aspettare lungaggini e burocrazie europee. L'Italia segua l'esempio, portando avanti i piani di produzione di vaccini proposti da Matteo Salvini e dalla Lega e intensificando ogni sforzo per procurarsi più vaccini possibili, a tutela della salute dei cittadini”.

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