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Unione europea, in arrivo nuove misure sulla gestione dei confini e sui rimpatri dei migranti

La Commissione europea sta valutando nuove misure sulla gestione dei confini esterni e sui rimpatri dei migranti che non hanno diritto alla protezione internazionale.
A cura di Annalisa Girardi
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Sono in arrivo nuove regole europee sul pattugliamento delle frontiere esterne e sui rimpatri dei migranti che non hanno diritto alla protezione internazionale. Domani i commissari dell'Unione europea si riuniranno a Strasburgo e discuteranno di due misure in particolare. Secondo le ricostruzioni circolate oggi sulla stampa, la prima dovrebbe essere una comunicazione quinquennale sulla strategia di gestione dei confini, mentre la seconda una raccomandazione a tutti i Paesi membri sul mutuo riconoscimento delle singole normative in materia di rimpatri. Queste due misure dovrebbero essere immediatamente operative.

Di migrazioni ha parlato oggi anche la portavoce della Commissione europea, Dana Spinant. Rispondendo a una domanda sul nuovo decreto del governo Meloni, la portavoce della Commissione ha detto: "Smantellare le attività dei trafficanti di migranti è un obiettivo che tutti vogliamo perseguire a livello europeo, che condividiamo tutti. Sono persone sconsiderate che si stanno arricchendo alle spalle della disperazione e dei rischi che si assumono i migranti per raggiungere l'Europa".

Spinant ha poi precisato, parlando del coordinamento che l'Unione europea può fare nella gestione dei flussi migratori, che Bruxelles non interviene nelle discussioni operative su quali navi debbano intervenire per soccorrere i barconi in distress. Il riferimento è al naufragio avvenuto ieri, dopo che un'imbarcazione in difficoltà al largo della Libia non è stata soccorsa. "Irini non può operare nelle acque della Libia, le operazioni di ricerca e soccorso in acque libiche sono autorizzate solo per le imbarcazioni libiche", ha aggiunto la portavoce.

Alla Libia, ha assicurato Spinant, verranno fornite altre motovedette. "Una parte del sostegno dell'Ue alla Libia è cercare di stabilizzare la situazione e potenziare le loro capacità di gestione delle frontiere", ha concluso la portavoce della Commissione.

Anche la presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, ha commentato quanto accaduto nel Mediterraneo negli ultimi giorni: "Nelle ultime settimane abbiamo assistito alla perdita di altre vite in mare (…) Dobbiamo evitare di essere o diventare insensibili di fronte alla tragedia. Non possiamo permettere che altre persone diventino statistiche senza nome e non dobbiamo piu' accettare che il Mar Mediterraneo rimanga un cimitero di vite spezzate e di speranze infrante".

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