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Guerra in Ucraina

Undici combattenti italiani uccisi in Ucraina. Mosca: “Per noi erano mercenari”

Undici ‘foreign fighters’ italiani sarebbero rimasti uccisi sul campo di battaglia in Ucraina in operazioni contro le forze russe. La notizia, non confermata, è stata comunicata da Mosca a Roma tramite canali diplomatici ufficiali.
A cura di Annalisa Cangemi
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Undici combattenti italiani sono stati uccisi in territorio ucraino mentre partecipavano a operazioni militari contro le Forze armate della Federazione russa. La notizia, secondo quanto riporta il Corriere della Sera, è stata comunicata dal ministero della Difesa russo a palazzo Chigi attraverso i canali diplomatici.

Secondo Mosca gli undici combattenti farebbero parte di un'unità di sessanta mercenari italiani che si sarebbero schierati a fianco della resistenza di Kiev nel corso del confitto in Ucraina. Di questo gruppo, afferma Mosca, dieci sarebbero rientrati in patria. Il Corriere specifica che non si può essere certi della veridicità della notizia, visto che alle autorità di Roma formalmente non hanno informazioni sui foreign fighters italiani nelle zone di guerra. Circa un mese fa sempre il Corriere della Sera aveva scritto che ai funzionari dell’Antiterrorismo risultava la presenza di 17 italiani in Ucraina: nove dalla parte delle forze armate di Kiev, otto schierati a fianco dei russi.

Nell'articolo del Corriere della Sera si specifica inoltre che non si conoscono le identità delle vittime, né le località in cui sarebbero stati colpiti e uccisi. Mosca però ha lanciato un avvertimento nella nota ufficiale: "Si può supporre che le perdite irrecuperabili aumenteranno", aggiungendo che per i prigionieri mercenari "non si applicano le norme del diritto umanitario internazionale", lasciando intendere in questo modo che i "combattenti di professione" potrebbero non essere risparmiati. In ogni caso secondo fonti della Farnesina questa sarebbe il segnale di una "escalation diplomatica di Mosca", con toni sempre più ostili verso l'Italia.

Le informazioni non hanno trovato finora nessuna conferma ufficiale. Fino a questo momento, l'unico connazionale deceduto in Ucraina di cui si è avuto notizia è stato Edy Ongaro, un 46enne veneziano rimasto ucciso alla fine di marzo da una bomba a mano mentre combatteva con le milizie separatiste filo-russe del Donbass.

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