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Ucraina, Meloni si commuove a Bucha e Irpin: “Ci sono fiori, peluche, vite distrutte senza ragione”

La presidente del Consiglio Giorgia Meloni, oggi in viaggio in Ucraina per incontrare il presidente Volodymyr Zelensky, ha visitato anche le città di Bucha e Irpin, due dei simboli dell’invasione russa in atto da quasi un anno. “È diverso parlare di numeri o vedere la vita della gente distrutta”, ha detto.
A cura di Luca Pons
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La presidente del Consiglio Giorgia Meloni oggi ha visitato Bucha, uno dei luoghi dei massacri di civili perpetrati lo scorso anno dall'esercito russo in Ucraina, e Irpin. Le due città ucraine sono diventate simboli della violenza dell'invasione russa. Meloni ci è andata nel corso del suo viaggio in Ucraina, terminato con il faccia a faccia con il presidente Volodymyr Zelensky.

In entrambe le città, sono state diverse le occasioni in cui Meloni si è commossa. Visitando una delle fosse comuni di Bucha, la presidente del Consiglio ha lasciato un mazzo di fiori. "L'Italia era con con voi dall'inizio e lo sarà fino alla fine. Avete tutto il nostro supporto", ha detto Meloni al procuratore generale di Bucha, Andriy Kostin, che le ha chiesto "sostegno per creare un tribunale speciale: la Russia è responsabile dell'aggressione, senza questa aggressione non ci sarebbero stati 77 mila casi di crimini di guerra, qui a Bucha e in tante città". Nella città, Meloni ha ricevuto una medaglia realizzata con pallottole usate. Da una parte c'era lo stemma di Bucha, dall'altra una scritta: "Città non conquistata".

Nel corso della giornata, diversi esponenti delle autorità ucraine hanno raccontato alla presidente italiana nel dettaglio i massacri avvenuti nell'ultimo anno. Tra i luoghi visitati c'è stata anche una mostra fotografica che riporta alcune delle tragedie che hanno avuto luogo nella zona. Dopo averla vista, Meloni ha chiesto all'interprete di tradurre un messaggio: "Non siete soli". Lasciando la città per andare a Irpin, ha poi ribadito: "Combatteremo per voi e la vostra libertà".

La visita a Irpin: "Vedere la vita della gente distrutta senza una ragione è diverso dal parlare di numeri"

A Irpin, città bombardata fin dall'inizio della guerra, la leader di Fratelli d'Italia ha consegnati alle autorità locali due dei 52 generatori che l'Italia ha donato al governo ucraino, per un totale di 666mila euro. Tra le donazioni anche 45 mezzi dei Vigili del fuoco. Criticando il discorso del presidente russo Vladimir Putin, Meloni ha detto: "Quello che abbiamo sentito stamattina è stata una propaganda che già conosciamo, i fatti sono diversi. Dice la propaganda russa che qui in Ucraina c’è un regime e che loro vogliono liberare il popolo ucraino. Ma io qui non vedo un regime, vedo un popolo che chiede al governo di combattere contro i russi".

"È diverso parlare di numeri o vedere a caldo la vita della gente distrutta senza che ci sia una ragione. Abbiamo visto fiori e peluche", depositati in ricordo dei bambini morti sotto i bombardamenti, ha affermato la presidente italiana. "Spero di riuscire a trasferire quello che ho visto agli italiani, l'importanza del lavoro che stiamo facendo, l'amicizia, la riconoscenza. Anche questo è importante per dare una mano con sempre maggiore impegno".

"Questa battaglia gli ucraini la stanno combattendo anche per noi", ha concluso. "L'Italia sostiene l'Ucraina finanziariamente e politicamente. Continuiamo a lavorarci". Nella visita a Irpin, Meloni ha firmato la bandiera della città, come fatto da altri leader in passato.

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