Tutte le tasse in arrivo con la manovra 2026: quali imposte aumentano e quali scendono

Dall'Irpef alla tassa sui pacchi extra-Ue e a quella sugli affitti brevi, fino alla Tobin tax e all'Irap per le banche. La legge di bilancio 2026, che ieri ha ricevuto il via libera del Senato, contiene diverse novità in materia fiscale. Il testo si appresta a incassare l'ok definitivo della Camera, atteso per il 30 dicembre. Intanto vediamo le nuove tasse, quali cambiano e quali vengono tagliate.
Il taglio dell'Irpef
Un'imposta che cambierà dal 2026 è l'Irpef. La seconda aliquota, quella che riguarda i redditi tra 28mila e 50mila euro, sarà tagliata di due punti percentuali, passando dal 35% al 33%. Le altre due (23% fino a 28mila euro e 43% oltre 50mila euro) resteranno le stesse. Dalle simulazioni realizzate in questi mesi da esperti e sindacati è emerso che i risparmi oscilleranno: da appena 20 euro l'anno per i redditi più bassi fino a 440 euro l'anno quelli più alti. Inoltre, è previsto un tetto massimo oltre il quale il taglio non si applica: la soglia è fissata a 200mila euro.
La nuova tassa sui pacchi extra-Ue
Una novità è la cosiddetta tassa sui pacchi extra-Ue, un'imposta fissa di 2 euro su tutte le spedizioni di valore inferiore ai 150 euro provenienti da Paesi al di fuori dell'Unione europea. La misura scatterà dal 1° gennaio 2026 e secondo il ministro Giorgetti servirà "a contrastare la concorrenza sleale dei produttori asiatici che stanno distruggendo la produzione e il commercio in Europa".
L'Italia non è il primo Paese ad aver introdotto questo tipo prelievo. "In un anno 27 paesi hanno deciso di adottare questa misura", ha riferito Giorgetti. "Non so se permetterà di salvare il commercio e la produzione europei, ma bisogna ragionare seriamente su misure di contrasto alla concorrenza sleale o in cinque anni la manifattura in Europa non sopravvivrà. Non sono baggianate", ha ribadito.
Affitti brevi: come cambia la cedolare secca dal secondo immobile in poi
Cambierà anche la tassa sugli affitti brevi. La versione definitiva arriva al termine di una lunga trattativa che ha portato a mantenere, al 21%, la cedolare sul primo immobile in locazione. L'aliquota invece, salirà al 26% dal secondo in poi. A partire dalla terza unità immobiliare inoltre, non si potrà più beneficiare del regime forfettario, ma si tornerà alla tassazione ordinaria, e scatterà l'obbligo per il proprietario di aprire la partita Iva.
Raddoppia la Tobin Tax
Altra novità in materia fiscale riguarda la cosiddetta Tobin tax, la tassa sulle transazioni finanziarie. L'aumento riguarda l'aliquota che si applica per il trasferimento della proprietà di azioni e di altri strumenti finanziari partecipativi emessi da società residenti nel territorio dello Stato. In particolare, dall'anno prossimo l'imposta viene raddoppiata, passando dallo 0,2% allo 0,4%. Il gettito stimato è di circa 330 milioni di euro annui.Il gettito stiamo si aggira attorno ai 330 milioni di euro annui.
Banche, aumenta l'Irap
Ad aumentare sarà anche l'Irap per le banche. Salirà di 2 punti percentuali tra 2026 e 2028 ma saranno esclusi gli istituti con minore base imponibile e verrà introdotta una franchigia di 90mila euro applicabile sulla maggiore imposta dovuta solo per i periodi d'imposta 2027 e 2028. Ridotta invece la percentuale di deducibilità sulle perdite pregresse delle banche, che passerà dal 43% al 35% nel 2026 e dal 54% al 42% nel 2027.