Tornare alle province e “ripristinare la sovranità popolare”: la proposta di legge del senatore FdI
Il senatore di Fratelli d'Italia Marco Silvestroni vuole il ritorno alle province, superando la legge Delrio del 2014, per "ripristinare la sovranità popolare sancita dall'articolo 1 della Costituzione". Nella proposta di legge depositata sua prima firma si legge che "la parola deve tornare ai cittadini che dovranno essere di nuovo chiamati a eleggere gli amministratori della propria provincia e della propria città metropolitana in osservanza dell’articolo 1 della Costituzione", quello che appunto sancisce che la sovranità appartenga al popolo.
L'esponente di Fratelli d'Italia sottolinea come la "manifesta impossibilità degli enti provinciali e metropolitani di garantire i servizi preposti e, prioritariamente quelli della sicurezza, delle strade provinciali e delle scuole" e per questa ragione "è da ritenere urgente un intervento legislativo di profonda revisione della legge Delrio".
Il testo della proposta di legge poi prosegue: "Il presente disegno di legge si prefigge lo scopo di ripristinare la sovranità popolare sancita dall’articolo 1 della Costituzione attraverso la sola modalità costituzionalmente prevista, cioè il suffragio universale, e la reintroduzione dell’elezione diretta del presidente e dei consiglieri della provincia e, ovviamente, l’elezione diretta a suffragio universale per il sindaco e i consiglieri metropolitani".
E infine, ribadendo che "la riforma dell'assetto territoriale provinciale non poteva e non doveva violare le disposizioni dell'articolo 1 della Costituzione, il quale sancisce che la sovranità appartiene al popolo e che il popolo esercita tale sovranità nelle forme e nei limiti della stessa Costituzione", si propone di abrogare alcuni comma della legge del 2014 e di eleggere a suffragio universale il presidente della provincia e i consiglieri provinciali. La proposta di legge, infatti, riguarda proprio "Modifiche alla legge 7 aprile 2014, n. 56, e altre disposizioni in materia di elezione diretta dei presidenti delle province, dei sindaci metropolitani e dei componenti dei consigli provinciali e metropolitani".