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Paratissima Torino, i marò diventano Madonne: è polemica. Fassino: “Arte offensiva”

Il quadro di Javier Scordato presentato alla kermesse torinese si intitola “Maro’nna de Latorre pendente della giustizia e maro’nna del VII Girone infernale”. Sindaco indignato contro l’opera: “Torino ha sempre auspicato, con vicinanza e solidarietà, il loro ritorno a casa”.
A cura di Biagio Chiariello
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 “Immondizia ideologica di pseudo artisti”. Così il consigliere comunale di Fratelli d'Italia Maurizio Marrone ha definito l’’opera d’arte’ esposta a “Paratissima", una delle kermesse patrocinate dal Comune di Torino nella Settimana dell'arte contemporanea. Il quadro si chiama "Maro'nna de Latorre pendente della giustizia e maro'nna del VII Girone infernale" ed è realizzato dall'argentino Javier Scordato per "Groshgrup", collettivo di artisti italiani, albanesi e argentini. Le due Madonne sono appunto i fucilieri detenuti in India da quasi quattro anni per aver sparato e ucciso a due pescatori scambiandoli per pirati. E al posto del Gesù, i marò tengono in mano due fucili. Ai loro piedi, teschi da cui esce sangue.

La didascalia che accompagna il quadro
La didascalia che accompagna il quadro

Lo stesso Marrone ha definito le immagini “offensive per la sensibilità di tanti cittadini ed intollerabili” e ha commentato: “Triste e consolidata tradizione, quella di rinvenire puntualmente all’interno dei festival culturali torinesi patrocinati dal Comune di Torino e dalla Regione Piemonte immondizia ideologica di pseudo artisti”. Dure critiche sono arrivate anche dal sindaco di Torino, Piero Fassino, secondo il quale “l’opera non rappresenta la città”: “Fermo restando che da parte di un’amministrazione non può esserci un controllo preventivo relativo alle manifestazioni culturali, ha detto Fassino, però non mi sottraggo a dire che quell’opera non corrisponde ai sentimenti della nostra città, che in più occasioni ha espresso vicinanza agli ufficiali di marina e alle loro famiglie e ha sempre auspicato una soluzione che permettesse di riportarli a casa prima possibile”.

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