Tav, l’Ue pagherà l’opera al 50%. Salvini: “È un’ottima notizia”

L’Ue finanzierà la Tav, l’alta velocità Torino Lione, al 50%. Ad annunciarlo è stato l’assessore ai Trasporti della Regione Piemonte, Francesco Balocco, che ha partecipato, in qualità di presidente dell’AIPo a Mantova alla visita delle coordinatrice europea del Corridoio Mediterraneo Iveta Radicova. La decisione è stata presa lunedì scorso dall’Ue: “I finanziamenti relativi alla prossima programmazione per il corridoio mediterraneo nell’ambito dei progetti per l’interoperabilità, la decarbonizzazione e la digitalizzazione saranno pari al 50%. Notizia importante che vale anche per la Torino-Lione”. Parla di “ottima notizia” e di “motivo in più per farla” il ministro dell’Interno e leader della Lega Matteo Salvini.
A tenere banco oggi, sempre in tema di Tav, è anche la querelle tra Sergio Chiamparino, presidente della Regione Piemonte, e lo stesso Salvini. Chiamparino annuncia che non si farà la consultazione popolare sulla Tav il 26 maggio, giorno delle elezioni europee: “Ho ricevuto la risposta del ministro Salvini con la quale non si autorizza lo svolgimento della consultazione popolare, prevista dall'articolo 86 dello statuto regionale. Evidentemente l'opinione dei cittadini fa paura”. “Ringrazio il ministro che, valutando degna di considerazione la nostra proposta, fa riferimento a un non meglio precisato quadro legislativo nazionale e regionale che non contemplerebbe tale accorpamento. In assenza però di riferimenti normativi precisi ritengo che semplicemente non si sia voluta esprimere la volontà politica di far pronunciare i cittadini”, afferma ancora.
Arriva subito la replica di Salvini: “Chiamparino non capisce o fa finta di non capire. Il referendum sul Tav non posso convocarlo, ma andrei a votare domani mattina. La responsabilità è della Regione. Sono Chiamparino, il Pd e la sinistra – che da anni governano la Regione – a non averlo reso possibile. Era potere di Chiamparino prevederlo ma non l'ha fatto. Non prenda in giro i piemontesi”. E il presidente della Regione Piemonte risponde di nuovo: “Con tutto il rispetto dovuto al ministro Salvini, lo informo di aver capito benissimo. Avevo annunciato di voler tenere una consultazione popolare, prevista dal nostro Statuto e che non ha bisogno di alcuna legge attuativa per essere convocata. Gli avevo chiesto di autorizzarla in concomitanza con le elezioni, e questo è stato da lui negato”.