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Stop alle caldaie a gas dal 2029, potrebbero arrivare delle eccezioni nel nuovo regolamento Ue

Il divieto di vendere caldaie a gas dal 2029 è parte di un nuovo regolamento Ue che modificherebbe il regolamento Ecodesign. Al momento è ancora in fase di bozza, e a giugno la Commissione europea si riunirà per discuterlo. Potrebbero arrivare delle eccezioni e dei limiti meno stringenti.
A cura di Luca Pons
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L'Unione europea lavora a una modifica del regolamento Ecodesign del 2013 che impedirà la vendita di caldaie a gas dal 2029. La discussione del testo si avvicina: la Commissione europea si incontrerà il 12 giugno e avrà un confronto anche con chi si è occupato della consultazione pubblica portata avanti nell'Ue da gennaio a maggio di quest'anno. Si prevede che il testo sia definito nel 2023, e possa così essere pubblicato nel 2024 prima della fine del mandato europeo (le nuove elezioni si terranno a giugno).

Cosa dice la bozza di regolamento Ue sul divieto di caldaie a gas dal 2029

L'attuale bozza del testo prevede che dal 2029 sia vietata la vendita di caldaie a gas e non solo: anche delle caldaie tradizionali che si alimentano con altre fonti, ad esempio l'idrogeno. Infatti, si dovrebbe fissare una soglia minima di efficienza energetica (il 115%) che queste fonti non possono raggiungere Allo stesso tempo bisognerà accelerare la sostituzione di quelle già installate nei vari Paesi.

Non si parla, comunque, di un divieto di possedere una caldaia a gas: nessuno sarà obbligato per legge a disfarsi del proprio impianto di riscaldamento, ma non potrà acquistarne uno nuovo che sia alimentata a gas. Sul mercato dovrebbero rimanere soprattutto le pompe di calore elettriche e le apparecchiature che svolgono la doppia funzione, sia pompa di calore che caldaia a gas, purché rispettino i paletti di efficienza.

Quali sono le possibili eccezioni allo stop

Ci sono, però, delle critiche alla bozza per come è formulata al momento. Tra i Paesi europei si oppone l'Italia, insieme ad altri come Polonia, Slovacchia e Romania. Le associazioni di categoria che operano con il gas hanno detto che vietare questo tipo di caldaie andrebbe contro un'altra riforma, quella delle cosiddette Case green che obbliga le abitazioni a rispettare precisi criteri di efficienza energetica. In certi casi, ad esempio, una casa in cui ci sono dei termosifoni potrebbe perdere efficienza energetica passando da una caldaia a gas a un'altra forma di riscaldamento, invece di guadagnarne.

Ora, la richiesta per chi è contrario al nuovo regolamento è che si rendano più morbidi i criteri. Ad esempio, si potrebbe permettere la produzione di caldaie alimentate con fonti considerate più sostenibili del gas dal punto di vista ambientale. Un compromesso simile a quello avvenuto per lo stop alle auto con motore endotermico dal 2035, dove alla fine sono state incluse le macchine alimentate con e-fuels. In questo caso, invece, si aprirebbe ad esempio agli apparecchi ibridi, alimentati solo in parte a gas.

In più, è possibile che ci siano delle situazioni in cui è tecnicamente impossibile installare un sistema di riscaldamento diverso dalle caldaie a gas, ad esempio per le dimensioni troppo ingombranti. Anche in questo caso, quindi, il regolamento dovrebbe prevedere delle eccezioni.

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