Spunta l’ipotesi Mario Monti per guidare il Senato

Il 15 marzo è prevista la prima riunione della nuova Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica, dopo la proclamazione degli eletti, come da ordine del giorno, bisogna partire con l'elezioni dei rispettivi Presidente che sarà il primo passo della nuova legislatura. Un passo importante perché darà i primi segnali di un possibile governo anche se a tempo limitato. Per questo i vertici del Partito Democratico sono già al lavoro per cercare di trovare l'intesa giusta che permetta loro di poter contare su una maggioranza adeguata almeno per la fiducia iniziale, soprattutto al Senato dove i numeri sono esigui. Già dai primi giorni post voto il Pd aveva lasciato chiaramente intendere di voler cedere ad altri la presidenza delle due Camere e lungo questa linea si stanno muovendo il segretario Bersani e i suoi vice Letta e Franceschini.
Per il Senato in particolare si fa sempre più largo l'ipotesi Mario Monti alla Presidenza. Del resto il Premier uscente non ha mai nascosto di voler contribuire alle riforme e anche Vendola non sarebbe contrario ad un ruolo istituzionale per il senatore a vita. Eppure i problemi istituzionali non mancano visto che a questo punto Monti dovrebbe dimettersi immediatamente da Premier lasciando un posto libero a Palazzo Chigi che dovrebbe essere riempito altrettanto celermente con un altro incarico ad interim. Insomma le cose si fanno complicate come ha ribadito anche il Quirinale. In alternativa ci potrebbe essere Piero Grasso sul quale i grillini potrebbero conceder la tregua al Pd uscendo dall'Aula durante la votazione.