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Speranza: “Stiamo investendo molto sul vaccino contro il Covid. Prime dosi in arrivo entro il 2020”

Il ministro della Salute, Roberto Speranza, “Se le cose andranno bene, e i dati al momento sono incoraggianti, potremo avere le prime dosi del vaccino contro il coronavirus già entro la fine dell’anno”. E riafferma la necessità di “continuare ad investire perché il vaccino è la soluzione vera al problema che abbiamo di fronte”.
A cura di Annalisa Girardi
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Il ministro della Salute, Roberto Speranza, torna a parlare del vaccino contro il coronavirus: "Stiamo investendo molto sul vaccino perché lo riteniamo la soluzione vera a cui l'Italia, l'Europa e tutti i Paesi del mondo stanno lavorando. Abbiamo costruito un'alleanza, in modo particolare con Germania, Francia e Olanda, per rafforzare la proposta europea in campo di vaccini e siamo convinti che tutti i tentativi che sta facendo il mondo scientifico possano, in un tempo che ci auguriamo sia il più breve possibile, portare dei risultati", afferma. E annuncia: "Il contratto prevede che se le cose andranno bene, se ci sarà una validazione, i dati al momento sono incoraggianti, potremo avere le prime dosi già entro la fine dell'anno e poi ancora l'inizio dell'anno successivo".

Speranza sottolinea quindi la necessità di "insistere e continuare ad investire perché il vaccino è la soluzione vera al problema che abbiamo di fronte". E spiega: "Questo è il contratto che è stato sottoscritto con Astrazeneca il vaccino di Oxford il cui vettore virale è fatto a Pomezia e il cui infialamento avverrà ad Anagni, quindi con un'Italia fortemente protagonista in questa sfida. Oggi è un candidato vaccino, quindi ci vuole grande prudenza".

Ieri il ministro è intervenuto in Senato per riferire sulle misure messe in campo per contenere la diffusione del Covid-19, ribadendo come l'alleanza costruita con gli altri Paesi europei abbia spinto ad un'accelerazione delle politiche in materia. Speranza ha annunciato che nel contratto tra la Commissione Ue e l'azienda le prime dosi del vaccino sono previste per la fine del 2020. E ha anche aggiunto: "Sul vaccino tradizionale, antinfluenzale, abbiamo la necessità di costruire una campagna più forte rispetto agli altri anni perché i sintomi sono simili. Proprio perché i sintomi sono simili al Covid-19 e questo potrebbe arrecare difficoltà al Ssn. Le Regioni hanno fortemente irrobustito la loro offerta del vaccino e ieri è stato aperto un tavolo con i farmacisti su questa materia".

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