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Speranza dice che pressa ogni giorno Ue e aziende per far rispettare i contratti dei vaccini

Speranza rilancia il piano vaccinale e difende il proprio lavoro. Rispondendo a deputati e senatori in commissione, il ministro della Salute ha illustrato nuovamente il numero di dosi in arrivo – 50 milioni nel secondo trimestre, 80 nel terzo – e poi ha spiegato che questi sono i numeri scritti nei contratti, ma che “noi facciamo pressing quotidiano su aziende e Ue affinché vengano rispettati”.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Roberto Speranza punta tutto sui vaccini, e anche gli italiani d'altronde. Il ministro della Salute, rispondendo alle domande di senatori e deputati durante la sua audizione di questa mattina in commissione, ha ribadito il suo progetto per il presente, ma anche la sua visione per il futuro. Il piano di vaccinazione oggi, il piano per la riforma della sanità domani. "Noi siamo in una fase oggettivamente straordinaria, in cui non dobbiamo accontentarci di gestire l’emergenza, seppure sia la priorità assoluta, ma utilizzare un passaggio storico di rinnovata centralità del sistema sanitario nazionale nella vita delle persone per rilanciarlo – ha spiegato Speranza – Oggi bisogna chiudere definitivamente la stagione dei tagli e aprire una nuova stagione di investimenti". Ma le risorse non bastano, "sono la premessa, ma poi serve un impianto di riforma in grado di capire cosa ha funzionato e cosa no". Solo così "potremmo qualcosa che lasci il segno in questo Paese".

Sullo scudo penale per i medici, soprattutto nei giorni della vaccinazione, Speranza ha confermato "la massima attenzione da parte del governo" e la sua idea che ci sia bisogno di "intervenire a livello normativo". Poi il ministro della Salute ha ribadito gli arrivi delle dosi previste: "Nel prossimo trimestre abbiamo 50 milioni di dosi, di cui 7,3 di Johnson&Johnson che è monodose, nel terzo trimestre 80 milioni". Speranza ha garantito che questi sono i numeri scritti nei contratti e "noi facciamo pressing quotidiano su aziende e Ue affinché vengano rispettati".

Speranza ha sottolineato l'importanza della capacità di testing, sulla quale "stiamo migliorando", e ha annunciato che "c’è un’interlocuzione in corso, anche con il ministro Orlando e le parti sociali, per utilizzare i medici competenti, ma parliamo di una fase successiva in cui ci saranno molte più dosi". Mentre per quanto riguarda il vaccino di CureVac, il ministro della Salute ha spiegato che considera la possibilità che arrivo le prime dosi nel secondo trimestre, ma "non c’è una data fissata da Ema per la revisione". Potrebbe essere approvato a fine maggio, con le prime dosi che potrebbero arrivare "alla fine del secondo trimestre", cioè a giugno.

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