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Speranza: “Avanti anche con stop ad AstraZeneca, infermieri e farmacie per somministrare vaccino”

Il ministro Speranza ha annunciato la necessità di rilanciare la campagna di vaccinazione dopo lo stop (momentaneo) del vaccino AstraZeneca: “Il governo italiano considera i vaccini la chiave per chiudere la stagione così difficile che stiamo vivendo da oltre un anno – ha spiegato il ministro della Salute – nei prossimi mesi arriveranno decine di milioni di dosi, perciò stiamo lavorando per inserire le farmacie e gli infermieri nella campagna di vaccinazione”.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Il vaccino è la cura. Il concetto di Roberto Speranza è chiaro: vaccinare, vaccinare, vaccinare. Il ministro della Salute, davanti alle commissioni affari sociali e sanità di Camera e Senato, ha tracciato la linea. Arrivato per illustrare il piano programmatico del suo ministero da qui a fine legislatura, Speranza ha voluto fare il punto sul tema più caldo di questi giorni: la questione vaccini. "Il governo italiano considera i vaccini la prima vera chiave per chiudere la stagione così difficile che stiamo vivendo da oltre un anno – ha subito puntualizzato Speranza – quanto accaduto nelle ultime ore non incrina la fiducia". La campagna di vaccinazione "va avanti e dovrà accelerare grazie all'aumento delle dosi a disposizione". L'auspicio è che "già da domani dall'Ema arrivino le rassicurazioni necessarie per riprendere". Il governo italiano "ha massima fiducia nell'Ema, come nell'Aifa, ma chiediamo anche massima sicurezza". La sospensione "temporanea e precauzionale" delle somministrazioni di AstraZeneca "è stata frutto di un confronto prima delle agenzie regolatorie nazionali, poi dei ministri della Salute – ha spiegato Speranza – In Germania sono stati osservati dei casi di trombosi molto rari nei giovani, perciò siamo arrivati a questa sospensione, i principali Paesi europei hanno valutato di fermare la somministrazione e chiedere ad Ema un chiarimento".

La priorità per Speranza è rilanciare la campagna di vaccinazione: "Nel prossimo trimestre – il secondo dell'anno, aprile-giugno, ndr – dovrebbero arrivare circa 50 milioni di dosi in Italia, nel terzo trimestre 80 milioni di dosi", ha annunciato il ministro della Salute. "Per intercettare questa maggiore disponibilità di dosi abbiamo lavorato per mettere in campo più risorse umane, come i medici di medicina generale, gli specializzandi, pediatri di libera scelta, medici specialisti ambulatoriali, odontoiatri". Ma ora "stiamo lavorando per inserire le farmacie e gli infermieri nella campagna di vaccinazione", ha spiegato Speranza.

Roberto Speranza ha spiegato che ci sono due verità con cui dobbiamo fare i conti: "La prima è che siamo in una situazione non semplice, la situazione epidemiologica del Paese è complicata, e la risalita della curva è fondamentalmente dovuta alle varianti, perciò abbiamo inserito nuove misure e il criterio automatico per l'ingresso in zona rossa dei 250 casi a settimana ogni centomila abitanti – ha continuato il ministro della Salute – la seconda è che la situazione attuale non è assolutamente la stessa del marzo scorso, come sento dire in giro, penso agli strumenti, al testing, ai medicinali, ai vaccini". Perciò è chiaro che siamo in "una situazione non semplice da gestire", ma "c'è una ragionata fiducia".

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