Speranza dice che le restrizioni saranno allentate, ma il Covid non sparisce spegnendo la luce

La situazione sta migliorando, ma la pandemia di Covid non è finita. Il ruolo di Roberto Speranza, da ormai due anni, è quello di tenere alta l'attenzione di tutti. Oltre che, ovviamente, fare il ministro della Salute. Posizione non certo semplice durante questa emergenza. Ora – mentre Lega e parte del Movimento 5 Stelle premono per dire addio prima possibile al green pass – il ministro Speranza torna ancora una volta sulla necessità di superare gradualmente le restrizioni. Niente fughe in avanti insomma, perché "il Covid non scompare premendo il tasto off come se stessimo spegnendo la luce", spiega in un'intervista alla Stampa.
Nei prossimi giorni il governo elaborerà un piano, con una roadmap ben precisa. Ma non si può pensare che tutto finisca il 31 marzo: "Continueremo a monitorare il quadro epidemiologico, ma i dati su contagi e ricoveri sono tutti in via di miglioramento – spiega ancora Speranza – È chiaro che ci troviamo in una fase nuova, ma serve gradualità, non possiamo far saltare in un solo momento tutte le precauzioni che ci hanno consentito di lasciare aperto mentre altri in Europa entravano in lockdown". Insomma, non c'è fretta di abbandonare l'impianto – basato sul green pass – che abbiamo messo in piedi in questi mesi. Soprattutto visto che oltre il 90% della popolazione è vaccinata contro il Covid.
La prima svolta, però, sarà con certezza la fine dello stato di emergenza il 31 marzo: "Valuteremo nelle prossime settimane e poi decideremo, ma è chiaro che l’obiettivo è quello di una progressiva uscita dall’emergenza". Speranza non si sbilancia, ma è chiaro che la direzione presa ormai è quella. Bisognerà capire per tempo cosa fare per mantenere in piedi parte delle restrizioni – qualora sia questa la linea – e soprattutto la struttura commissariale del generale Figliuolo. La campagna di vaccinazione, infatti, continuerà a prescindere dalla fine dell'emergenza e dalla rimozione del green pass.