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Il caso Pozzolo

Spari a Capodanno, il ferito ritira la denuncia per lesioni contro il deputato Pozzolo

Luca Campana, ferito a Capodanno da uno sparo durante una festa a Rosazza, in provincia di Biella, ha ritirato la denuncia per lesioni nei confronti del deputato Emanuele Pozzolo (FdI). L’avvocato di Campana ha fatto sapere che i due hanno trovato un accordo di cui è “soddisfatto”. L’udienza preliminare si terrà comunque, per gli altri reati ipotizzati.
A cura di Luca Pons
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Il deputato di FdI Emanuele Pozzolo
Il deputato di FdI Emanuele Pozzolo
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Si è chiuso con un accordo privato il risvolto più grave (sul piano giudiziario) dello sparo che a Capodanno aveva ferito l'operaio 42enne Luca Campana a Rosazza, in provincia di Biella. Ad attirare l'attenzione nazionale era stato il fatto che, stando all'accusa dello stesso Campana e di altri presenti, a far partire involontariamente il colpo sarebbe stato Emanuele Pozzolo, deputato di Fratelli d'Italia. Così era partita una denuncia per lesioni. Dopo le indagini, era arrivata la richiesta di rinvio a giudizio per Pozzolo. L'udienza preliminare si svolgerà il 9 ottobre, ma dato che Campana ha ritirato la denuncia, si andrà avanti solo con le altre ipotesi di reato, meno pesanti.

L'avvocato del 42enne, Marco Romanello, ha confermato che dietro la decisione c'è un accordo privato, probabilmente per risarcire Campana del danno subito: "Ci stavamo lavorando da tempo", ha affermato il legale, e "siamo soddisfatti".

La ricostruzione dei fatti avvenuti nella notte di Capodanno è stata complessa. Pozzolo si trovava nel locale della pro loco di Rosazza per una festa organizzata dalla sindaca Francesca Delmastro, sorella del sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro, presente anche lui alla serata (e la cui posizione nel corso della festa è stata dibattuta).

Pozzolo con sé una pistola, classificata come da collezione. Secondo l'accusa, per questo motivo non avrebbe potuto portarla in giro. Per di più, all'interno ci sarebbero state munizioni da guerra, inadatte all'arma in questione. Per queste accuse l'indagine resta in piedi anche senza denuncia per lesioni, considerando che si ipotizza anche il reato di esplosioni pericolose.

Ciò che è certo è che dall'arma a un certo punto era partito uno sparo. Su chi impugnasse la pistola al momento del colpo, ci sono state versioni contrastanti. Alcuni presenti e lo stesso Campana avevano indicato il parlamentare di Fratelli d'Italia, mentre lui aveva dato la colpa all'ex capo scorta di Delmastro, Pablito Morello, suocero di Campana. Dopo questa dichiarazione era poi stata annunciata, proprio da Morello, una denuncia per calunnia ai danni di Pozzolo su cui al momento non si sa nulla.

La vicenda delle lesioni si chiude quindi con un probabile rimborso del deputato nei confronti di Campana. La somma concordata, però, non è stata resa nota. Senza più una denuncia su cui basarsi, il procedimento sulle lesioni – che erano il reato più grave tra quelli ipotizzati – non continuerà. Invece, l'udienza preliminare deciderà il prosieguo del caso giudiziario per quanto riguarda le altre accuse della Procura.

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