Sondaggi politici, quanti voti prenderebbe il centrodestra e quanti le opposizioni se si votasse domani

Se si votasse domani il centrodestra prenderebbe il 47,6%, risultando in vantaggio sul centrosinistra, che invece raccoglierebbe il 44,9%. Tra le forze di maggioranza, Fratelli d'Italia resterebbe il primo partito di governo, con il 28,9%, seguito da Forza Italia e Lega. Tra le opposizioni, a prendere il maggior numero di voti sarebbe il Partito democratico, con il 21,4%. A seguire Movimento 5 Stelle e Alleanza Verdi-Sinistra. Vediamo nel dettaglio che cosa emerge nell'ultimo sondaggio politico realizzato da Emg Different.
I consensi ai partiti: chi vince
Fratelli d'Italia mantiene il suo primato con il 28,9% dei consensi. In altre rilevazioni il partito di Giorgia Meloni tocca la soglia del 30%, o addirittura la supera. Ma poco cambia. Lo stacco con tutte le altre forze resta molto ampio, tale da non far temere la concorrenza né di rivali, né di alleati.
Complessivamente il centrodestra totalizza il 47,8%. È chiaro però che la maggior parte dei consensi sono da attribuire a FdI. Gli altri due partner di maggioranza infatti, si fermano decisamente al di sotto. Forza Italia raccoglie l'8,8%, poco più avanti della Lega, che invece prende l'8,5%.
Se si votasse domani il centrosinistra raccoglierebbe il 44,9%. In questo caso la gran parte dei voti sono trainati dal Partito democratico, che si conferma leader delle opposizioni con il 21,4%. Il Movimento 5 Stelle resta distante, al 13,5%. Ancora più sotto, Alleanza Verdi-Sinistra, che raccoglie il 5,4%.
All'interno dell'area progressista troviamo anche altri partiti, ma le loro percentuali sono molto più basse. Italia Viva è data al 2,8% mentre +Europa si attesta all'1,8%. Tra le forze del centro: Azione al 3,3% (l'unica a superare la soglia di sbarramento), il Partito Liberal Democratico, all'1,6% e Democrazia Sovrana e Popolare, con l'1,4%.
Referendum giustizia, vince il sì alla separazione delle carriere
Il sondaggio si sofferma anche sul referendum sulla giustizia, che si terrà a marzo. La consultazione sulla riforma costituzionale che prevede la separazione delle carriere fra giudici e pm si svolgerà in due giornate (che ancora non sono state fissate): una domenica dalle 7 alle 23 e un lunedì dalle 7 alle 15. L'affluenza stimata è piuttosto bassa, del 45%, sebbene a questo referendum, in quanto confermativo, non sarà previsto un quorum. Passerà l'opzione (Sì o No) con il maggior numero di voti.
Per il momento il Sì sembra prevalere.Tra gli intenzionati a recarsi alle urne infatti, il 47,5% ha dichiarato che voterà a favore della riforma della giustizia mentre il 28,5% si esprimerà contro.