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Sondaggi politici, dopo la vittoria a Genova salgono Pd e M5s: ora il campo largo supera il centrodestra

In crescita Pd e M5s, in calo tutti i partiti del centrodestra: questo è il bilancio di maggio, mese in cui tra i tanti eventi che hanno attirato l’attenzione pubblica c’è stata anche la vittoria al primo turno del centrosinistra alle comunali di Genova. Il nuovo sondaggio politico di Ipsos mostra che Pd, M5s e Avs insieme prenderebbero quasi gli stessi voti del centrodestra.
A cura di Luca Pons
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Nell'ultimo mese i due partiti che hanno guadagnato più voti sono il Partito democratico e, in misura minore, il Movimento 5 stelle. Come sempre non c'è una sola motivazione per i cambiamenti nei sondaggi politici, ma è vero che nelle scorse settimane uno degli eventi politici più discussi sono state le elezioni comunali: su quattro capoluoghi, il centrosinistra ha vinto al primo turno in due (Genova e Ravenna) ed è andato in vantaggio al ballottaggio negli altri (Matera e Taranto). Nel frattempo, tutti i partiti del centrodestra hanno visto un calo. Tanto che oggi la coalizione di tutte le forze di opposizione supererebbe nettamente, nei consensi, la maggioranza di governo. Ecco i risultati del nuovo sondaggio Ipsos realizzato per il Corriere della sera.

Tutto il centrodestra in difficoltà, perde quasi un punto e mezzo

Fratelli d'Italia è al 27,3% dei voti, in calo di quattro decimi rispetto a fine aprile. Il dato in sé non è particolarmente preoccupante per il partito di Giorgia Meloni. Con una discesa da meno di mezzo punto, FdI resta in linea con i consensi registrati nel resto di quest'anno, comunque più alti del 26% ottenuto alle elezioni di quasi tre anni fa. Certamente però sembrano lontani i picchi del 30% sfiorati in altre occasioni. E soprattutto, questa volta, a calare sono tutti i partiti della maggioranza.

Forza Italia e la Lega sono pari, al 7,8%. Entrambi risultano aver perso lo 0,4% nell'ultimo mese. In più, anche Noi moderati scende dall'1,2% all'1%. Così, il centrodestra nel suo complesso perde quasi un punto e mezzo e va al 43,9%. Nelle rilevazioni Ipsos questo è il risultato peggiore dall'inizio dell'anno per la coalizione. È una percentuale quasi identica a quella ottenuta alle ultime elezioni, quando però le forze di opposizione erano del tutto divise.

Crescono Pd e M5s, in calo Italia viva

Oggi il Partito democratico è al 22,1%: ha guadagnato oltre un punto da fine aprile (+1,2%). In questo caso, come detto, è possibile che i dem di Elly Schlein l'effetto positivo venga anche dalla vittoria alle comunali. Come sempre per le variazioni nei sondaggi non c'è una sola motivazione: nell'ultimo mese, ad esempio, si è acceso sempre di più lo scontro politico su Gaza, si sono tenuti due premier time che hanno dato occasione alle opposizioni per confrontarsi con Giorgia Meloni, senza contare le tensioni sul decreto Sicurezza e l'avvicinarsi dei referendum dell'8 e 9 giugno.

Il Movimento 5 stelle val al 14,6% con un guadagno dello 0,7%. Per i M5s di Giuseppe Conte è il risultato migliore del 2025, a confermare la crescita progressiva rispetto al deludente 10% ottenuto un anno fa alle europee. E anche la dura opposizione sui temi del riarmo e della Palestina potrebbe aver aiutato.

Risultato meno positivo per Alleanza Verdi-Sinistra, che scende al 5,9% perdendo un decimo, mentre Azione di Carlo Calenda sale al 3% (+0,2%). Il partito con il calo peggiore è Italia viva di Matteo Renzi (-0,5%, va al 2%), invece +Europa è stabile all'1,8%.

Le opposizioni unite vincerebbero le elezioni?

Numeri alla mano, oggi Partito democratico, Movimento 5 stelle e Alleanza Verdi-Sinistra sommati prenderebbero il 42,8%: circa un punto in meno del centrodestra. Se si aggiungono anche le altre tre forze centriste dell'opposizione si arriva al 49,6%, staccando nettamente l'attuale maggioranza.

Restano come sempre due questioni irrisolte. La prima, che non è detto che tutti gli elettori di un partito lo votino a prescindere dalle alleanze che fa. Chi dichiara oggi di votare Pd potrebbe non farlo se si allea con il M5s, o con Italia viva, per esempio, e viceversa. La seconda, che per ora queste alleanze sono solo sulla carta: bisognerà aspettare che si avvicinino le prossime elezioni per capire se si concretizzeranno.

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