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Sondaggi politici, chi è cresciuto dalle ultime elezioni e chi vincerebbe oggi

L’ultima Supermedia AGI/YouTrend dell’anno conferma un quadro politico stabile, con Fratelli d’Italia saldamente in testa e il centrodestra ancora dominante. Pochi movimenti tra gli altri partiti: cala il Movimento 5 Stelle, cresce Azione, mentre il centrosinistra resta distante.
A cura di Francesca Moriero
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L'ultimo aggiornamento della Supermedia AGI/YouTrend dell'anno fotografa un panorama politico senza grandi cambiamenti. I rapporti di forza tra i partiti restano sostanzialmente invariati e le variazioni rispetto alle settimane precedenti sono minime. Dopo le recenti elezioni regionali, il quadro che emerge è insomma quello di una stabilità diffusa, con davvero pochi segnali di movimento.

Fratelli d'Italia resta primo partito

L'area di centrodestra continua a essere il perno del sistema politico. Fratelli d'Italia si conferma nettamente primo partito con il 29,8%, pur registrando un lieve calo. Il partito di Giorgia Meloni resta il punto di riferimento della coalizione e tiene insieme l'elettorato di governo. Accanto a FdI, Lega e Forza Italia mostrano invece degli arretramenti, fermandosi rispettivamente all'8,4% e all'8,8%; nonostante questo, il centrodestra nel suo complesso si conferma comunque ancora forte e raggiunge il 48,3%, una percentuale che garantisce alla coalizione un vantaggio ampio e stabile sugli avversari.

Il centrosinistra cresce ma resta distante

Sul fronte opposto, il centrosinistra continua a inseguire abbastanza compatto. Il Partito Democratico sale al 22,2%, ma la crescita è ancora contenuta per ridurre davvero la distanza da Fratelli d'Italia; Alleanza Verdi e Sinistra resta stabile sopra il 6%, confermando una base elettorale consolidata. Nel complesso, il centrosinistra arriva al 30,3%, una percentuale che evidenzia ancora una  difficoltà strutturale a competere con il blocco di destra.

Il Movimento 5 Stelle in difficoltà

Il Movimento 5 Stelle si colloca ancora una volta in una posizione intermedia; con il 12,2%, il partito guidato da Giuseppe Conte perde infatti consensi e fatica a ritrovare slancio. I numeri indicano una fase di stallo, in cui il M5S non riesce né a recuperare voti né a diventare il fulcro di un'alternativa al governo.

Il centro si muove, ma resta marginale

Nell'area centrista si registra invece il dato più dinamico della Supermedia: Azione cresce e raggiunge il 3,5%, beneficiando di una maggiore visibilità sul tema della politica estera e della guerra in Ucraina. Italia Viva, invece, perde leggermente terreno e scendendo al 2,5%. Nel complesso, il Terzo Polo sale al 5,9%, un buon segnale di vitalità che però non basta ancora a rendere il centro decisivo negli equilibri politici nazionali.

A fine 2025, insomma, la fotografia è quella di una politica stabile, con pochi movimenti e nessun vero cambio di passo all'orizzonte.

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