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Sondaggi, le sardine alle ultime politiche hanno votato per il Pd (42%) e per il M5s (22%)

Secondo il sondaggio IZI realizzato per il Messaggero nella giornata del 10 dicembre, sul futuro delle sardine la maggior parte dell’elettorato appare scettico: per il 52,9% si spegnerà nel tempo come molti movimenti della società civile; per il 19,1% continuerà a essere un movimento spontaneo che fungerà da pungolo alla politica; per il 28% si trasformerà in partito politico.
A cura di Annalisa Cangemi
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Sandra Cuocolo, responsabile Team Analisi Politiche dell’Istituto Noto Sondaggi, in un articolo su ‘Il Fatto Quotidiano', ha spiegato come le Sardine siano un fenomeno che sta crescendo a vista d'cocchio: un sondaggio relativo alla giornata dell'11 dicembre sottolinea come un eventuale partito delle sardine, se si presentasse alle elezioni, otterrebbe 11% dei voti.

Ma il 20% degli italiani ha detto che potrebbe prendere in considerazione l'idea di votarlo, il che fa pensare a un possibile incremento dei consensi nel breve periodo. Le persone che si dicono interessati a un partito delle sardine, dando per scontata un'evoluzione da movimento a organizzazione più strutturata, nella maggioranza dei casi in passato votavano per il Pd (42%) o il M5S (22%), e solo nel 15% dei casi i sostenitori delle sardine sono cittadini non schierati fino a poco tempo fa con nessuna organizzazione politica.

L'articolo delinea i tratti tipici della sardina: "sovrapponibile a quello dell’elettore medio di area progressista e i valori in cui le sardine si riconoscono sono di sinistra o centrosinistra". E se è vero, viene detto, che il popolo viola o i girotondini sono considerati gli antesignani più prossimi, secondo l'istituto Noto è più corretto sovrapporlo con i cortei per il 25 aprile, "dove ogni anno non solo si manifesta per ricordare e onorare la memoria, ma dove il motivo della partecipazione viene declinato al presente e i valori dell’antifascismo e della resistenza sono vivificati e attualizzati dandogli ogni anno un significato attuale e concreto".

Per quanto riguarda uno dei principali obiettivi del movimento, cioè l'opposizione a Matteo Salvini, secondo Cuocolo viene declinata senza entrare nel merito: i manifestanti non si scagliano contro i contenuti politici di destra o di centrodestra. Prova ne è il fatto che i leader di Forza Italia Berlusconi e Meloni non vengono mai chiamati in causa. Le sardine sono contro Salvini piuttosto per la forma che dà alla comunicazione del suo "discorso politico".

Un'altra rilevazione, il sondaggio IZI realizzato per il Messaggero (10 dicembre 2019), analizza la composizione della fetta di votanti che sceglierebbe un eventuale partito delle sardine alle urne: Il 29,9% ha votato per il M5d alle elezioni politiche del 4 marzo 2018; il 18,5% ha votato per il Partito Democratico; il 38,8% invece alle ultime elezioni politiche del 4 marzo 2018 si è astenuto o non ha votato. Mentre il 12,35 ha votato per altri partiti di centrosinistra. Solo lo 0,3% ha votato per partiti di centrodestra.

Sul futuro delle sardine la maggior parte dell'elettorato intervistato appare scettico: per il 52,9% si spegnerà nel tempo come molti movimenti della società civile; per il 19,1% continuerà a essere un movimento spontaneo che fungerà da pungolo alla politica; per il 28% si trasformerà in partito politico.

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