Sondaggi elettorali Politiche 2013, scontro Swg-Agcom

Elezioni Politiche 2013, lo stop ai sondaggi elettorali di Swg sull'app per smartphone da parte dell'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, scatena la reazione dell'istituto di sondaggi che ha dato mandato ai suoi legali per "per far accertare gli ingenti danni economico-patrimoniali e d'immagine subiti a causa del comportamento della stessa in merito a ‘PoliticApp". L'applicazione di rivelazione sondaggi elettorali era stata infatti bloccata dall'Agcom. L'obiettivo del progetto era la diffusione dei sondaggi negli ultimi 15 giorni di campagna elettorale. L'Autorithy, aveva sottolineato gli "effetti di diffusione incontrollata dell'informazione", individuando "un'oggettiva violazione del divieto di diffondere sondaggi nelle due settimane prima del voto".
"In data 7 febbraio 2013 SWG – spiega Swg in una nota – abbiamo inviato all'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni una lettera nella quale si chiedeva che la stessa riconsiderasse la propria posizione, comunicata in data 6 febbraio 2013, sull'impossibilità di poter inserire nella sua applicazione ‘Politicapp' i sondaggi sulle intenzioni di voto degli italiani anche nei quindici giorni precedenti le elezioni, contraddicendo il parere favorevole fornito dagli uffici dell'Agcom stessa in data 14 gennaio 2013. In assenza di risposte, Swg si vede costretta ad agire legalmente contro L'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni per far accertare il danno subito per il contradditorio comportamento tenuto dalla stessa nella vicenda. In un primo tempo, infatti, con argomentazioni precise, l'Agcom – si legge ancora – aveva escluso la possibilità che un'applicazione per smartphone e tablet a pagamento destinata al solo pubblico interessato potesse essere considerato un mezzo di comunicazione di massa e, pertanto, incluso tra quelli per i quali dovesse vigere il divieto di diffondere le intenzioni di voto, ma successivamente, con una comunicazione alquanto generica, ha ribaltato il precedente parere impedendo l'inserimento delle intenzioni di voto tra i contenuti dell'applicazione. Questo tardivo ripensamento, avvenuto senza alcun confronto con l'azienda,- conclude la nota – ha causato ingenti danni economico- patrimoniali e d'immagine a Swg, di cui Agcom dovrà rendere conto".