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Sondaggi elettorali, in crescita il Movimento 5 Stelle: sorpassa di nuovo Fratelli d’Italia

L’ultimo sondaggio realizzato dall’istituto Tecnè per l’agenzia Dire (chiamato Monitor Italia) vede il contro-sorpasso del Movimento 5 Stelle su Fratelli d’Italia. Entrambi i partiti, comunque, sono in crescita, mentre calano i consensi per la Lega e il Partito Democratico. Rimane al di sopra del 30% la fiducia nel governo.
A cura di Stefano Rizzuti
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Torna a crescere il Movimento 5 Stelle, che sorpassa nuovamente Fratelli d’Italia. In calo Lega e Pd, pochi movimenti tra gli altri partiti. Sono queste le indicazioni che emergono dal sondaggio Monitor Italia, effettuato dall’istituto Tecnè per l’agenzia Dire. In testa c’è sempre la Lega con il 26,6% dei consensi, in calo dello 0,6%. Scende anche il Pd (-0,1%), con il 20,9%. Terzo posto per il Movimento 5 Stelle: con una crescita di oltre mezzo punto percentuale raggiunge il 14,9% e supera nuovamente Fratelli d’Italia. Anche il partito di Giorgia Meloni è in crescita dello 0,2%, ma non va oltre il 14,6% e subisce così il contro-sorpasso dei pentastellati. Forza Italia è stabile all’8%, mentre Italia Viva si ferma al 3,5%, in leggero calo. Poi troviamo La Sinistra al 2,8%, Azione e i Verdi all’1,8% e +Europa all’1,7%.

Sondaggi, la fiducia nel governo

Il sondaggio analizza anche l’andamento della fiducia nel governo. A metà febbraio, prima dell’inizio dell’emergenza, il tasso di fiducia era al 26,4%, mentre oggi è al 31,1%. Un dato che è iniziato a salire nel momento in cui è arrivata la notizia del paziente uno, con una costante crescita con i primi provvedimenti restrittivi (zone rosse e lockdown). Il picco si è toccato il 10 aprile, con un gradimento del 31,8% degli italiani. Da più di un mese, comunque, questo tasso non è mai sceso al di sotto del 30% e ora è ancora sopra il 31%.

Le spese delle famiglie ad aprile

La rilevazione effettuata da Tecnè prende in considerazione anche il bilancio familiare degli italiani ad aprile, mese di lockdown per tutta Italia. Solo il 2% ha risparmiato abbastanza, mentre il 19% ha risparmiato qualcosa. La maggior parte, il 44%, sostiene che abbia avuto entrate e uscite in equilibrio. Poi c’è chi ha avuto più difficoltà: il 26% ha usato i risparmi, si è indebitato e ha tagliato alcune spese ma non quelle alimentari. Il 9%, infine, si è indebitato e ha tagliato tutte le spese comprese quelle alimentari.

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