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Elezioni politiche 2022

Sondaggi, chi vince le elezioni: Terzo Polo di Renzi e Calenda avvantaggia il Centrodestra

Secondo l’ultimo sondaggio di YouTrend, in collaborazione con Cattaneo Zanetto & Co., l’alleanza tra Renzi e Calenda per le prossime elezioni potrebbe spostare gli equilibri ancora più a vantaggio del centrodestra.
A cura di Annalisa Cangemi
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L'alleanza di centro tra Azione e Italia Viva per il Terzo Polo potrebbe non spostare gli equilibri elettorali nei collegi uninominali all'indomani del voto, secondo gli ultimi sondaggi. E potrebbe piuttosto avvantaggiate il Centrodestra. È quanto emerge dalla rilevazione realizzata da YouTrend, in collaborazione con Cattaneo Zanetto & Co., la prima che tiene conto della neonata formazione al centro, nata dall'accordo tra Matteo Renzi e Carlo Calenda, che guida la campagna elettorale.

Secondo lo studio, alla Camera sono 14 i collegi dove oggi il vantaggio del centrodestra sul centrosinistra è inferiore alla percentuale che viene in questo momento attribuita il Terzo Polo: sono concentrati soprattutto nelle grandi città (Roma, Milano, Torino e Genova) e in Toscana. In questi collegi, la spaccatura fra il centrosinistra e il ticket Calenda-Renzi porterebbe voti alla coalizione di Meloni, Salvini e Berlusconi, sottraendo, quindi, voti al centrosinistra e creando un divario ancora maggiore tra le due coalizioni. Al Senato, dove i collegi uninominali sono più grandi, sono solo 5 i collegi dove il Terzo Polo sarebbe decisivo a favore del centrodestra: a Roma, in Toscana e in Romagna.

Le stime di YouTrend/Cattaneo Zanetto & Co. mostrano che il Centrodestra sembrerebbe ancora favorito per la conquista della maggioranza dei collegi. La situazione attuale vede 114 collegi con una chiara tendenza favorevole al Centrodestra alla Camera, sui 147 totali e 57 su 74 al Senato. In una ulteriore simulazione gli istituti si sono chiesti cosa potrebbe accadere nel caso in cui il Terzo Polo arrivasse a conquistare il 10% totale delle preferenze, erodendo un 4% di consensi tutti dal campo del centrodestra (attualmente i sondaggi pongono il ticket Azione – Iv, tra il 4 e il 6%). Uno scenario, anche questo, che non cambierebbe di molto gli scenari. In questo caso fino a 14 seggi alla Camera e 8 al Senato potrebbero tornare contendibili. A Montecitorio il Centrosinistra, avrebbe 3 parlamentari quasi sicuri in più (passando dai 6 attuali ai 9 potenziali) e potrebbe giocarsela con maggiori chances in altri 11, mentre a Palazzo Madama conquisterebbe un solo senatore rispetto alle stime precedenti (da 2 a 3) e aprirebbe la sfida per altri 6 seggi.

Un collegio senatoriale in più potrebbe andare, con questo scenario al Sudtiroler Volkspartei. Sarebbero invece in bilico soprattutto diversi collegi del Mezzogiorno, oltre che negli hinterland delle grandi città.

Secondo il sondaggista Masia il Terzo Polo potrebbe aspirare come minimo al 6%, ma potrebbe anche ottenere un consenso a doppia cifra. "Il centro pesca dal consenso a Draghi, rimasto sospeso intorno al 50% e che la lista di Azione insieme a Italia viva può interpretare, essendo Renzi e Calenda da sempre stati coerenti sostenitori del premier", ha detto all'Adnkronos il sondaggista, che individua in tre punti le ragioni per cui i due leader si sarebbero uniti: "Al centro c'è uno spazio politico rilevante, di circa il 15-20%; tra Calenda e Renzi c'è una forte affinità politica, al di là dei caratteri molto forti; sono gli unici che possono vantarsi della ‘successione' di quella che è stata l'agenda Draghi, dato che nelle coalizioni di centrodestra e centrosinistra sono presenti partiti che sono stati all'opposizione del governo di unità nazionale guidato dal presidente del Consiglio". 

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